Stadio Liguori, Turris contro Comune:
«Legittima la proroga in corso»

Stadio Liguori, Turris contro Comune: «Legittima la proroga in corso»
di Raffaella Ascione
Martedì 12 Gennaio 2021, 14:31 - Ultimo agg. 14:54
6 Minuti di Lettura

Torna di stretta attualità l’argomento Liguori lungo l’asse Comune-Turris. Sullo sfondo, la questione della convenzione relativa alla gestione del comunale (che pareva pacificamente avviata verso la soluzione condivisa del bando per l’affido pluriennale). Hanno inevitabilmente fatto rumore le dichiarazioni – poste a verbale della Quarta Commissione – della dirigente allo Sport Luisa Sorrentino, che ha in sostanza preannunciato l’emissione di fatture a carico della Turris sulla base dell’ultima convenzione votata in consiglio comunale, relative ad acconti non ancora versati.

Gli step della vicenda 

Le prime frizioni tra Turris e Comune in chiave convenzione risalgono allo scorso mese di novembre, successivamente all’approvazione del nuovo schema di convenzione giudicato eccessivamente gravoso dal club per la mole di oneri a carico del concessionario (sia di sicurezza che assicurativi, in aggiunta a un canone poi rideterminato in 40mila euro annui).

Quindi la convocazione formalizzata dall’Ente nei confronti della Turris (siamo al 9 novembre) per la firma della nuova convenzione o, in alternativa, per il rilascio dell’impianto. La società corallina risponde attraverso il proprio legale, ricordando al Comune d’aver tempestivamente rinnovato (con pec del 12 giugno 2020) la convenzione sottoscritta lo scorso mese di febbraio (con scadenza dunque slittata al giugno 2021). Precisando – codice civile alla mano – l’aspetto relativo alla continuità dei rapporti giuridici tra la Turris Calcio Asd e la S.S. Turris Calcio Srl (il passaggio, tassativo per l’iscrizione in serie C, è stato formalizzato a luglio).

Si ferma qui la comunicazione tra la Turris e l’Ufficio Sport, che non replica dunque alla posizione del club. Contestualmente scatta la paziente mediazione avviata dal presidente del Consiglio comunale Gaetano Frulio, che investe della vicenda la Quarta Commissione, chiamata a studiare eventuali emendamenti allo schema di convenzione. Nel frattempo, il tempo scorre e prende consistenza l’ipotesi – peraltro ampiamente condivisa dalle parti – di un bando per l’affido pluriennale dello stadio (gara in estate?), con la vecchia convenzione, regolarmente rinnovata e mai contestata, a traghettare il rapporto sino ad allora.

Intanto – siamo a dicembre –, nel corso della riunione del Gruppo Operativo di Sicurezza, il Comune assume l’impegno di realizzare tutti gli interventi connessi a filtraggio e prefiltraggio (per circa 45mila euro): i lavori sono attualmente in corso.

Si arriva dunque a fine dicembre, il 29 c’è il Consiglio comunale chiamato – tra le altre cose – a deliberare sul punto dell’ordine del giorno ad oggetto proprio i criteri destinati a confluire nel bando per l’affido pluriennale dello stadio Liguori (proposto da Gaetano Frulio, non prima d’essersi confrontato con gli organi preposti). In maggioranza c’è però dissenso sulla proporzione d’incidenza dei criteri stessi (offerta economica e merito sportivo), ed al momento della votazione viene meno il numero legale. Discorso rinviato dunque al prossimo consiglio, al netto di una crisi politica nel frattempo sempre più dilagante.

In questo contesto si inseriscono – in data 8 gennaio – le dichiarazioni a verbale della dirigente Sorrentino, che in sostanza ritiene non operativa la vecchia convenzione (quella rinnovata nel giungo 2020 e tuttora in corso) in conseguenza della trasformazione della Turris da Asd a Srl, preannunciando dunque l’emissione di fatture sulla base della nuova convenzione, in conseguenza degli ingenti interventi di riqualificazione finanziati dall’Ente. Qui il nodo, perché la nuova convenzione non è mai stata sottoscritta. Né il rinnovo e la vigenza della precedente sono mai stati contestati dall’Ufficio Sport (la corrispondenza si arresta alla pec della Turris del novembre 2020). Un cortocircuito giuridico, insomma. Risolvibile solo passando per una delibera del Consiglio sul punto dell’ordine del giorno (eventualmente emendato) relativo al bando per l’affido pluriennale.  

La reazione della Turris

Rispetto alle dichiarazioni a verbale della dirigente Sorrentino, la Turris, «pur avendo chiara la natura dell'atto (estratto di verbale, tuttavia non oggetto di smentite) e pur non intendendo violare le sedi del dialogo con l'Ente a proposito della gestione dell'impianto sportivo Amerigo Liguori» ha inteso replicare «al contenuto di certe affermazioni, che arrecano danno all'immagine della società e dei propri partner, laddove lasciano trasparire una presunta e cronica morosità della Turris nei confronti del Comune».

Il club ha anzitutto precisato «che in data 19 febbraio 2020, conseguentemente alla sottoscrizione della convenzione per la gestione dello stadio avente iniziale scadenza il 30 giugno 2020, l’allora Asd Turris Calcio ha versato un primo acconto di euro 8.000,04 al Comune di Torre del Greco a titolo di corrispettivo per n. 3 canoni mensili anticipati oltre la cauzione (versamento a fronte del quale si attende ancora l'emissione di fattura da parte dell'Ente nonostante i ripetuti solleciti).

In data 30 dicembre 2020, poi, la trasformata S.S. Turris Calcio Srl ha effettuato altro bonifico in favore del Comune pari ad euro 6.999,99 euro a titolo di “acconto canoni gestione stadio Liguori” (anche in questo caso si attende emissione di documento fiscale anche al fine di assoggettare la relativa Iva oltre che determinare i conguagli sul canone complessivamente dovuto)».

Pagamenti che, evidenza il club, stridono con «il fatto che tuttora si tenda a disconoscere la legittimità della proroga in corso della convenzione-stadio fino al 30 giugno 2021», facendosi «invece, riferimento al potenziale canone di una nuova convenzione – mai sottoscritta dalle parti – secondo l'iniziale schema approvato dal Consiglio comunale e poi rimandato ad un riesame da parte della stessa IV Commissione consiliare».

Quindi l’intervento del legale della Turris, avvocato Giacomo Grazioli. «La Turris oggi utilizza legittimamente l'impianto sulla base di una regolare convenzione di concessione avente prorogata scadenza il 30 giugno 2021. Come ho avuto già modo di riferire all'Ente, con riscontri del 10 e dell'11 novembre scorsi, il club ha dovuto mutare la veste per adeguarsi ai regolamenti di ammissione alla Lega Pro, ma il soggetto fiscale è rimasto lo stesso, con continuità dei rapporti giuridici in essere per effetto dell'avvenuta trasformazione in società di capitali ai sensi dell'articolo 2500 octies del Codice civile. Ai suddetti riscontri, trasmessi a fronte di ripetuti solleciti da parte del Comune a sottoscrivere una nuova convenzione, del resto, nessuno ha mai risposto formalmente, tanto più, quindi, disconoscendo la validità della facoltà di proroga legittimamente esercitata dalla Turris in data 12 giugno 2020».

Da ultima, una puntualizzazione. «La Turris ha ribadito all'Ente, da ultimo con pec dell'11 gennaio 2021,la necessità di adeguamento dell'impianto a tutte le prescrizioni infrastrutturali - in attuale regime di deroga - di cui all'allegato B del Sistema delle Licenze Nazionali per l'ammissione al campionato di Lega Pro (tra cui adeguamento di tribuna stampa e sala stampa) entro il mese di febbraio 2021, pena nuova inidoneità dello stadio comunale ad ospitare gare ufficiali di calcio professionistico».

La smentita di mercato 

Nel frattempo, interviene il direttore generale dell’area tecnica Rosario Primicile a smentire categoricamente la notizia (che aveva preso a circolare con insistenza) relativa alla cessione dell’esterno Franco Da Dalt (fresco di rinnovo biennale con i corallini) al Bari. «Il fatto che diversi nostri calciatori si ritrovino accostati in questa sessione di mercato a club importanti conferma la bontà delle nostre scelte e del nostro lavoro, sia a livello societario che tecnico. Questo non può che inorgoglirci, ma al tempo stesso devo precisare che la Turris non ha mai avuto nessun contatto con il Bari per Da Dalt. Notizia assolutamente infondata, dunque. C’erano state in precedenza delle offerte, non da parte del Bari, e la risposta del presidente Colantonio, che ha incontrato il totale favore del calciatore, è stata il rinnovo contrattuale per altri due anni. In generale, comunque, e questo non vale solo per Da Dalt, posso solo ribadire quanto già chiarito nelle scorse settimane: la Turris prenderà in considerazione l’idea di privarsi dei propri elementi solo a fronte di offerte economiche irrinunciabili, così conciliando le prospettive di crescita dei calciatori con quelle del club».

© RIPRODUZIONE RISERVATA