Giugliano in picchiata: ora è scontro tra Mazzamauro e i tifosi

Il patron: «Lo stallo sul De Cristofaro non si sblocca»

Biasiol del Giugliano
Biasiol del Giugliano
di Ferdinando Bocchetti
Martedì 14 Febbraio 2023, 10:53
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Crisi di risultati e nervi a fior di pelle in casa Giugliano. L'ultima battuta d'arresto, rimediata domenica con il Monterosi, ha dato la stura a nuove polemiche e a qualche screzio tra il patron Alfonso Mazzamauro e un gruppo di tifosi sugli spalti del Partenio-Lombardi, al termine della gara. «Tra il primo e il secondo tempo - spiega Mazzamauro - mi sono recato nella buvette e lì ho interloquito con un gruppo di tifosi: erano sette-otto, non di più. Ci siamo confrontati su varie tematiche in un clima di assoluta cordialità. I tifosi, dopo aver chiesto e ottenuto ragguagli in merito alla questione dello stadio De Cristofaro, mi hanno manifestato stima e fiducia».

Secondo la ricostruzione di Mazzamauro, lo stesso gruppo di sostenitori a fine gara avrebbe iniziato ad inveire contro la squadra (che si era recata presso gli spalti) e la società. «A quel punto mi sono avvicinato a loro - aggiunge il patron - chiedendo quale fosse il motivo di quel repentino cambio di atteggiamento. Nel giro di pochi minuti eravamo passati dagli elogi alle critiche verso la società e la squadra, che ritenevo e ritengo del tutto immotivate. Con il Monterosi abbiamo dominato.

A fine gara abbiamo contato 23 tiri verso la porta avversaria contro i due degli ospiti. Abbiamo fallito un calcio di rigore in pieno recupero. Alla squadra e al tecnico non ho nulla da rimproverare». Sull'altro versante, qualcuno racconta di un Mazzamauro che, avvicinatosi al gruppetto di tifosi, li avrebbe apostrofati in malo modo e avrebbe "offeso la città". Versione contestata dal massimo dirigente: «Non ho offeso la città, ho espresso le mie considerazioni nei confronti dei sette-otto tifosi che criticavano aspramente e che poco prima avevano manifestato stima e fiducia nella proprietà».

Il patron passa poi in rassegna la questione stadio e quella tecnica: «Il Comune di Giugliano, poco più di un mese e mezzo fa, mi ha consegnato una convenzione palesemente copiata da altri enti. In municipio abbiamo così inviato una nostra bozza di convenzione, ma ad oggi non c'è stata alcuna risposta». Il tempo però stringe: «Se entro il 28 febbraio - prosegue Mazzamauro - il De Cristofaro non sarà disponibile, dovremo disputare il resto delle gare ad Avellino, con disagi infiniti al club e alle sue casse. Non ho mai pensato di lasciare Giugliano, ma il Comune conosceva le problematiche dell'impianto fin dal maggio scorso, ancor prima della conclusione del torneo che ci vide vincitori. Ho incontrato sette volte il sindaco Pirozzi, lo stallo non si è ancora sbloccato».

Infine la questione tecnica: «Di Napoli non si tocca - sottolinea il presidente - ha ben operato, così come il ds Antonio Amodio. Con i giovani stanno facendo un grande lavoro. La squadra, che da qualche tempo deve fare a meno di diverse pedine, ha giocato bene e raccolto punti nella prima parte del torneo. Negli ultimi tempi siamo stati pesantemente danneggiati dalle direzioni arbitrali. Non è un alibi, gli arbitri che abbiamo contestato sono stati fermati per diverse settimane dagli organi preposti. La squadra si salverà, ne sono certo. Oggi dovremmo avere almeno cinque-sei punti in più e a quest'ora parleremmo di tutt'altro».
 

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