Juve Stabia-Ternana, Padalino:
«Loro mai vinti, ma ci batteremo»

Juve Stabia-Ternana, Padalino: «Loro mai vinti, ma ci batteremo»
di Gaetano D'Onofrio
Sabato 16 Gennaio 2021, 15:04 - Ultimo agg. 15:16
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Arriva la capolista, e nel giorno dopo il ribaltone che ha portato all’addio del diesse Filippo Ghinassi, e che apre ufficialmente l’era Pavone, la Juve Stabia torna al Menti contro la Ternana. La prima della classe, mai battuta quest’anno, la squadra dei record, quella di Lucarelli arriva a Castellammare col palmares della migliore difesa e del migliore attacco del torneo: «Una gara importante – spiega alla vigilia Pasquale Padalino -, tra due squadra che fanno della fase difensiva lo zoccolo duro del proprio credo tattico. Loro hanno qualcosa in più sotto rete, dovremo essere attenti e concentrati».

Una Juve Stabia decisa e determinata, soprattutto dopo i due pareggi, con tanto rammarico, contro Catanzaro e Foggia: «Pensiamo a fare la gara, ci sono ingredienti per una partita spettacolare anche in virtù di un risultato che conta parecchio. Noi ormai abbiamo un’identità ed un’impostazione ben precisi, cercheremo, come sempre, di non adattarci all’avversario, ma di imporci sul nostro campo». Una Ternana che fa paura: «Che bisogna rispettare. Loro non hanno certo la pressione di fare risultato ad ogni costo. Non hanno mai perso e certe cose credo gli vengano in maniera rilassata. Hanno un assoluto dominio sul resto delle squadre, e dunque ci creeranno non pochi grattacapi».

Ultima del girone di andata (aspettando il 27 gennaio il recupero con la Casertana), la Juve Stabia guarda oltre: «Nel girone di ritorno, anche se questa gara chiude quello di andata – prosegue Padalino -, dobbiamo restare sempre gli stessi, continuare a giocare per il risultato, e migliorare il decimo posto.

Possiamo fare meglio, abbiamo di che recriminare, ma dobbiamo essere sempre sereni e concentrati».

Con Ghinassi il tecnico aveva già avviato una strategia per la finestra di mercato di gennaio, il cambio di rotta della società lo costringerà a ripartire daccapo: «Ringrazio Ghinassi della scelta iniziale di puntar su di me – ammette - Personalmente non mi sento più solo, anche se è un lavoro terminato a metà. Io continuo ma in assenza di una persona con cui stavo anche programmando delle strategie. Conosco Pavone dai tempi del Foggia, anche se io ero calciatore e lui Direttore, non avevo mai lavorato insieme, ed anzi lo rivedo a distanza di anni. Mi sembra ovvio che ci dovrà essere una sorta di confronto a breve, perché per certi versi con Ghinassi la linea era stata stabilita, dovremo parlare, ma il valore di Pavone è riconosciuto a tutti i livelli nel calcio. Un benvenuto a lui, dunque, un grazie a chi lo ha preceduto, mi auguro che questo cambiamento non corsa non i rifletta sulla squadra, ci sono voci, alcune vere, altre no, che non devono destabilizzarci. I calciatori dovranno solo pensar giocare, a dare il massimo per migliorarci. Quello che accade fuori non dovrà mai avere risvolti in campo».

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