Juve Stabia, l'ex capitano Mastalli
ad un passo dall'Avellino

Juve Stabia, l'ex capitano Mastalli ad un passo dall'Avellino
di Gaetano D'Onofrio
Mercoledì 14 Luglio 2021, 17:21
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In attesa che qualcosa si muova in casa Juve Stabia, come già Marotta nei giorni scorsi, a prendere la parola sul proprio profilo social è l'ormai ex capitano, Alessandro Mastalli che, prima di firmare il biennale che lo condurrà alla corte di Braglia ad Avellino, ha tenuto a chiarire il suo addio rocambolesco dello scorso febbraio:

«Sono stato in silenzio fino ad ora per rispetto di chi realmente ama questa maglia e questa squadra. Mai avrei pensato di leggere illazioni sul mio conto, come persona soprattutto. Ci tengo però, nel rispetto di tutta la tifoseria e di chi realmente mi conosce, a dire la verità, perché Ve lo devo. Dopo un infortunio in allenamento a dicembre, ho seguito le indicazioni dei medici arrivando a febbraio con scarse prestazioni a causa di un ginocchio sofferente, con la paura che si potesse ripresentare un altro grave infortunio come quello di 2 anni fa in cui sono stato lontano dal calcio per 6 interminabili mesi, ma ho comunque stretto i denti fino a febbraio. Dopo diverse riflessioni e consultazioni, avvisando staff e società mi sono sottoposto ad un intervento di suturazione del menisco sinistro (a mie spese) e non una semplice pulizia del ginocchio destro (già operato). Uscito dalla sala operatoria mi è stata confermata la gravità e l’urgenza dell’operazione, tant’è che avrei rischiato di rompermi anche il ginocchio sinistro se non mi fossi operato d’urgenza.
Ad oggi, dinnanzi a un ginocchio aperto non penso ci sia molto da aggiungere. Ringrazio il chirurgo che mi ha operato dandomi così la possibilità di avere un ginocchio sano, evitando così l’incubo peggiore, i fisioterapisti che mi hanno permesso di recuperare in tempi record, permettendomi così di essere a disposizione della squadra dopo solo 1 mese e mezzo dall’operazione così da essere pronto per il finale di stagione, nonostante non mi sia stato concesso.
Non ritengo che gli interessi economici valgano più della salute di un giocatore.

Nonostante tutto, io mi sento in dovere di ringraziare la società; i miei compagni, che mi hanno sostenuto in quel periodo; il mister che ho sempre avuto modo di sentire e tutto lo staff. Mentre, a Voi…tifosi, con cui abbiamo condiviso momenti di sofferenza e di gioia insieme, che mi avete permesso di crescere e maturare insieme a voi in questi 5 anni, sia come calciatore che come uomo, non Vi potrò mai dimenticare, anzi, Vi auguro il meglio, perché meritate tanto. Mi è stato dato tanto in questi 5 anni e spero di aver fatto altrettanto, perché ho sempre onorato questa maglia, fino alla fine, nonostante tutto. Grazie, grazie per TUTTO, anche se non sarà mai abbastanza».

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