Juve Stabia, nasce a Castello
di Cisterna la «casa delle vespette»

Juve Stabia, nasce a Castello di Cisterna la «casa delle vespette»
di Gaetano D'Onofrio
Venerdì 2 Luglio 2021, 14:02
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Dopo l’annuncio ufficiale di Walter Novellino, alla guida della prima squadra, un altro tassello per la Juve Stabia che al centro sportivo RP Sport Center di Castello di Cisterna (NA), ha presentato la nuova casa delle “vespette”, il centro che ospiterà il prossimo anno il settore giovanile gialloblù. Erano presenti il presidente Andrea Langella, il presidente Givova, Giovanni Acanfora, il direttore generale e sportivo Filippo Marra Cutrupi, Roberto Amodio (direttore sportivo della Primavera) e Saby Mainolfi (responsabile del settore giovanile), l'Amministratore Unico Avvocato Vincenzo Todaro e il collaboratore Pasquale Spano. “Abbiamo cominciato la stagione scorsa imbottiti di ragazzi del settore giovanile – ha ricordato il presidente Andrea Langella -, a cui va il nostro grande ringraziamento in quanto hanno dimostrato attaccamento e qualità per i nostri colori. Crediamo nel settore giovanile, è il nostro serbatoio. Vogliamo mettere i nostri atleti al centro del percorso e del progetto Juve Stabia, dando principalmente loro le virtù di educazione, rispetto e attaccamento ai colori sociali.

E' la nostra filosofia, portata avanti in maniera sapiente dalla direzione del settore giovanile, che considera 'Vittoria' la formazione di un atleta e no una partita singola. Il nostro responsabile Saby Mainolfi, nonostante ogni anno abbia richieste e ci è invidiato da molti club, ormai è un punto di riferimento della società: resteremo sempre fianco a fianco, uno dell’altro, sia nei momenti positivi che in quelli negativi. In questa stagione abbiamo avuto ragazzi in prestito in tanti club italiani, dalla Serie A alla Serie D e per tutti loro abbiamo ricevuto complimenti sul loro essere uomini prima che Giocatori e questo deve essere il ruolo del Settore Giovanile: Todisco col Torino, Della Pietra col Genoa, Esposito col Savoia, Boccia a Taranto, per fare alcuni esempi. Ovvio che non mettiamo da parte la crescita sportiva, infatti, in Serie C, possiamo essere considerati di fascia medio alta: negli ultimi tre anni abbiamo portato in prima squadra molti ragazzi, chi con una presenza chi con 13 presenze ed è questa la strada giusta da seguire”.

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