Juve Stabia. Padalino: «Siamo salvi,
ora pensiamo al derby con la Turris»

Juve Stabia. Padalino: «Siamo salvi, ora pensiamo al derby con la Turris»
di Gaetano D'Onofrio
Lunedì 8 Marzo 2021, 08:46
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Gongola Padalino. Quattro gol al Palermo, quarto successo esterno consecutivo dopo Francavilla, Cava e Bisceglie, la sconfitta interna con il Bari è ormai un ricordo, la Juve Stabia supera anche il Teramo ed agguanta il sesto posto in classifica. Per i gialloblù, al Berbera, domenica, una delle migliori prestazioni dell’anno. “Il giudizio sicuramente è amplificato dal risultato rotondo, e dal fatto che il Palermo arrivava alla sfida contro di noi dopo una vittoria importante nel derby col Catania. Non so se la si possa definire la migliore gara dell’anno, di certo abbiamo meritato, e forse avremmo anche potuto arrotondare ulteriormente il risultato a nostro favore”. Un gol letteralmente regalato in avvio, poi la reazione: “E’ la cosa che mi è piaciuta di più, al di la’ dei singoli. Abbiamo reagito, e non era facile su un campo come quello di Palermo. La strada è ancora lunga, ma il risultato di domenica deve avvalorare ancora di più questo gruppo che sta crescendo e sta regalando tante soddisfazioni”.

Guarracino in campo all’inizio per Borrelli, il talento del vivaio stabiese sugli scudi in occasione del gol di Fantacci: “Ce lo avevano chiesto in estate, ho voluto tenerlo perché credo che possa dare tanto alla squadra. Sta conquistandosi minuto dopo minuto, e sono contento per lui. Questa gara deve essere fondamentale nella sua crescita, spero davvero che ne faccia tesoro. La scelta iniziale forse aveva fatto storcere il naso a qualcuno, ma sono io che vedo i ragazzi in settimana, e se Borrelli aveva bisogno di rifiatare un po’, lui meritava una chance”. In gol Marotta, per lui doppietta, dopo le parole di sabato del tecnico: “Beh, sono stato buon profeta. E’ un calciatore di spessore, da lui ci aspettiamo tanto, in primis guidare la squadra dal campo, ma poi anche i gol. E sono contentissimo per lui”. Padalino finalmente si sbilancia: “Oggi possiamo dire di essere salvi, ora lavoriamo con umiltà per cercare di migliorarci e provare a guardare un po’ più in là”.

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