La Juve Stabia nel destino. Da sempre. Fin dai tempi del Sorrento, e della maschera che gli valse il soprannome di “Spider”. Con la sfida contro la Paganese è partito ufficialmente il Ripa-bis. Il bomber di Battipaglia tornato a Castellammare per completare l’opera iniziata qualche anno fa, per riportare la squadra del duo Langella nelle vette del campionato: «Non nascondo – queste le sue parole – che domenica mi sono emoziona. Anche più della prima volta. In fondo torno in una piazza che mi ha dato tanto, ed a credo di aver sempre dimostrato attaccamento. L’addio? Beh, i matrimoni funzionano quando c’è intesa da ambo le parti. Nessun problema col passato, lasciai tanti amici, ma ora preferisco guardare avanti».
Una condizione non ottimale, ma l’ingresso nel derby ha saputo dare alla squadra quella determinazione che in alcuni frangenti era mancata quest’anno, al di là del pari finale: «Non potevo avere una condizione ottimale – ammette -, ma quello che conta, nel calcio, come nella vita, è metterci sempre impegno.