Juve Stabia, Langella: «Lo Monaco? Non so chi sia. Basta con gli attacchi alla società»

Juve Stabia, Langella: «Lo Monaco? Non so chi sia. Basta con gli attacchi alla società»
di Gaetano D'Onofrio
Sabato 13 Maggio 2023, 14:31
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All’indomani della sconfitta, amara e deludente di Cerignola, con la squalifica della curva Sud del Menti, Castellammare si è risvegliata piazza colma di rabbia, ma anche di interrogativi. Sui social tanti ringraziamenti a Colucci per aver conquistato, di fatto, la salvezza nella prima parte della stagione, ma anche tanti attacchi alla dirigenza per le scelte fatte in corso d’opera, per i troppi silenzi rispetto a programmi, recenti e futuri, con la trattativa della cessione del club sempre sullo sfondo di un domani che ancora non appare ben delineato.

Il socio Giuseppe Langella è intervenuto ieri sera durante una trasmissione in diretta web dedicata al club di Castellammare, provando a chiarire alcuni aspetti, chiedendo anche fiducia alla piazza.

“Ci dispiace – queste le sue parole -.

Noi per primi siamo amareggiati della pessima prova della squadra a Cerignola. Avevamo cullato la speranza di passare il turno, ma così non è stato. Sono, siamo rammaricati, anche però, dei continui attacchi gratuiti di cui siamo oggetto. Sento di tutto in giro, anche che non avremmo pagato gli stipendi, e questo non è vero. Siamo in linea con tutto, i prossimi lo saranno il 16 giugno, dovremmo forse saldare le spettanze prima? Non mi sembra che la squadra sia stata penalizzata per inadempienza a marzo, l’altra data di riferimento per la Lega. E allora?”.

Sulla trattativa Lo Monaco, Langella è chiaro: “Io non lo conosco, non ci ho mai parlato, se lo incontro per strada non so neppure chi è. Non ci sono trattative in atto, dovrei saperlo visto che ho il 50% della società e che in caso di cessione io o mio fratello avremmo una prelazione sulle quote dell’altro. Non c’è nulla, lo ripeto”. Sui programmi e sull’epilogo, arriva anche la stilettata a qualche protagonista. “La squadra ha raggiunto la salvezza, che era il nostro primo obiettivo. Potevamo fare di più? Sicuramente. Anche il nostro direttore sportivo, che ha tenuto, cosa mai vista, la sua conferenza di fine anno prima dei play-off, ha ammesso che a gennaio c’erano dei soldi da investire, e che lui non lo ha ritenuto necessario. Quindi? Noi siamo stati sempre in linea con i programmi, anzi. Abbiamo salvato la società, continuo a leggere di cifre, avevo invitato ad un pubblico incontro l’ex presidente Manniello che aveva invece spiegato come ci fossero diversi crediti lasciati dalla sua gestione, ma non c’è stata mai possibilità di vederci. Mi dispiace, ma certe cose non mi sembrano giuste”. Il futuro resta però un rebus: “Per ora ci siamo noi, mi ero detto disponibile a passare la mano dopo le dimissioni, ma telefonate non ne ho mai avute, per cui di cosa parliamo? Se ci saranno ingressi, se qualcuno vorrà prendere il nostro posto non lo so, per ora si va avanti, ci siederemo per programmare il futuro, e poi si vedrà. Ma basta con le bugie e gli attacchi gratuiti”.

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