L'Avellino di Braglia come quello
di Geretto per sterilità offensiva

L'Avellino di Braglia come quello di Geretto per sterilità offensiva
Sabato 2 Ottobre 2021, 08:59
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Tre reti segnate in sei partite. Statistica da retrocessione in linea con gli obiettivi di Picerno e Vibonese ma non certo dei biancoverdi di Piero Braglia che puntano a vincere il campionato. Un dato che stona ancora di più di una classifica deficitaria che vede l'Avellino ai margini della zona playoff. Fotografia surreale di un brutto avvio di stagione capace di oscurare gli altri effimeri primati dell'imbattibilità e della miglior difesa.
Animato da un grande ottimismo, il tecnico di Grosseto si è comunque detto convinto che il mal di attacco svanirà con il ritorno in campo dei vari Di Gaudio, Kanoute, Micovschi e Plescia. Per gli ultimi tre domani potrebbe già esserci posto in panchina a Viterbo contro un Monterosi che soffre degli stessi mali di inizio stagione dei lupi certificati da 4 pareggi e 2 sconfitte. Anche in questo caso, però, per la squadra di Lucchesi e del presidente Capponi, che si è affacciata per la prima volta sul palcoscenico del professionismo, era qualcosa da mettere in preventivo. Diversamente per trovare analogie con la sterilità di Maniero e compagni (reparto d'attacco tuttora a secco coppa Italia compresa) bisogna scavare negli annali biancoverdi addirittura fino al 1998 quando l'Avellino di mister Geretto, in cui militavano Fanesi, Rizzolo, Pagliarini, Zirafa, Piccioni e l'oggetto misterioso Gomes, segnò solo tre reti: due con i difensori De Filippis e Trinchera; la terza con il centrocampista Anaclerio.


Storia di un Avellino diverso nei costi e nelle ambizioni di un Sibilia, a quell'epoca in rotta con la tifoseria irpina, che non può di certo essere paragonato a quello attuale di Angelo D'Agostino. Ecco perché domani a Viterbo alla squadra di Braglia, con o senza il recupero degli infortunati, non resterà altro da fare che vincere per provare a risalire la classifica.

Dall'allenamento di ieri pomeriggio, comunque, qualche timido segnale di ottimismo è arrivato soprattutto grazie a Plescia e Silvestri che hanno smaltito l'attacco influenzale. Se per l'ex attaccante della Vibonese, debilitato da una settimana di febbre, ci sarà spazio solo in panchina, l'impiego del difensore, messo fuori causa giovedì dalla reazione ad un farmaco, appare scontato pure in ottica turnover. L'aver giocato solo giovedì sera e soprattutto un giorno dopo l'avversario, del resto, indurrà Braglia a comporre la formazione iniziale con la logica dell'alternanza. Quasi scontato pertanto appare il rientro sulla corsia mancina di Tito al posto di Mignanelli così come la presenza in attacco delle due punte.

In questo caso, visto che Maniero è uscito malconcio dal match contro il Catanzaro (al rientro negli spogliatoi aveva una vistosa fasciatura alla coscia sinistra) non è da escludere un suo impiego part time con al fianco Gagliano e Messina. Con il rientro in difesa di Silvestri, a destra la fascia tornerà ad essere di competenza di Ciancio mentre in mezzo al campo Braglia è tentato dal ripetere, in maniera inversa, la staffetta tra De Francesco ed Aloi. Di certo, vista l'attuale indisponibilità di Kanoute, Di Gaudio e Micovschi si ripartirà dal 3-5-2 anche se l'allenatore nutre lo stesso la speranza di portare in ritiro sia il senegalese che il romeno ormai sulla strada della completa guarigione. Dopo averne forzato l'inserimento all'indomani del loro arrivo in Irpinia, tuttavia, staff tecnico e sanitario hanno deciso di continuare a percorrere la strada della prudenza e del reinserimento graduale. Per questa ragione, dovessero farcela a spuntare la convocazione, Braglia li lancerà nella mischia solo in caso di necessità. Nel frattempo per i tifosi che intendono seguire la squadra in trasferta c'è tempo fino a stasera per acquistare il tagliando del match contro i biancorossi degli ex Adamo, Rocchi e Di Paolantonio.

Al seguito di Maniero e compagni, compresi i residenti nel Lazio, sono previsti circa 500 sostenitori. Per loro la questura della città dei Papi ha indicato un percorso obbligato con uscita a Viterbo centro dove sarà allestita un'area parcheggio alle spalle del settore ospiti.
 

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