Juve Stabia, il progetto di Langella:
«Campionato degno ma senza sfarzi»

Juve Stabia, il progetto di Langella: «Campionato degno ma senza sfarzi»
di Gaetano D'Onofrio
Venerdì 11 Giugno 2021, 13:50 - Ultimo agg. 17:16
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La Juve Stabia riparte, e si prepara al nuovo campionato. Dopo diverse settimana di silenzi, incontri con allenatori, che potrebbero portare, per l’inizio della prossima settimana l’annuncio del nuovo tecnico, la dirigenza stabiese ha spiegato il nuovo progetto per il prossimo anno. Consolidamento la parola che meglio può sintetizzare il pensiero dei fratelli Langella, proprietari della società stabiese: «Ringrazio in primis tutti quelli che si sono spesi in questo club lo scorso anno – a prendere la parola è il presidente Andrea Langella -, dai calciatori, a mister Padalino, al precedente diretto sportivo, finendo all’attuale, Pavone. È stato un anno bello, intenso, con non poche difficoltà. Ora si volta pagina, abbiamo fatto tesoro di quanto di positivo c’è stato, ma anche degli errori commessi, e guardiamo avanti. L’obiettivo? Dovrà essere consono al momento, alla situazione pandemica, alle risorse che da medi imprenditori investiremo, un progetto non solo tecnico che ci dovrà condurre a far si che nel medio tempo la Juve Stabia possa essere un’isola felice, senza più le zavorre di debiti pregressi, con un parco calciatori di proprietà, gente che sia disposta a sudare la maglia ed a dare tutto per questa città».

Sul nome del tecnico ancora riservo, dopo il “no grazie” di Silvio Baldini: «Punteremo su una persona che abbia voglia di far bene, emergere, che sposi le nostre idee, ed intorno alla quale costruire la squadra.

Ovviamente non si smantella nulla, ma parleremo coi singoli calciatori per capire chi vuol far parte del nostro progetto. Marotta? Ha chiesto di avvicinarsi a casa, ma se non ci sarà una trattativa serie che convenga a tutti da qui non si muove. Obiettivo del prossimo torneo sarà consolidarci, puntare sempre ad una squadra degna della piazza, con cui puntare almeno ai playoff, ma senza sperperare o fare voli pindarici».

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