Non si ferma l’inarrestabile marcia della Ternana, che – seppur col minimo scarto – passa anche a Torre del Greco e vola a quota 87 in classifica. Con il successo di Torre del Greco firmato Vantaggiato, le Fere, già aritmeticamente promosse in B, superano il record di punti in una stagione (85) detenuto dal Foggia ed eguagliano quello di vittorie esterne – 13 – agganciando il Venezia.
Al Liguori si gioca in memoria di Corrado Viciani, l’inventore del “gioco corto” in Italia, che condusse i rossoverdi nella storica scalata alla massima serie nel 1972, mentre a Torre del Greco fu artefice di una sofferta salvezza nella stagione 1986/87, subentrando poi nel campionato di C2 1990-91. Prima della gara, consegnata una targa al presidente Bandecchi.
Tensione Covid – Settimana travagliata in casa Turris a causa del focolaio Covid divampato nel gruppo squadra. Tra i corallini restano ai box ben otto calciatori, sei dei quali risultati positivi al virus. Indisponibili i portieri Abagnale e Lonoce, oltre a Esempio, Pitzalis, Ferretti, Signorelli, Ventola e Persano. Mister Caneo ridisegna dunque l’assetto dei suoi, optando per un 4-5-1: tra i pali c’è l’esordiente Barone; in difensa Di Nunzio torna a comporre la coppia centrale con Lorenzini; Franco in cabina di regia, mentre in avanti c’è il solo Giannone, preferito sia a Longo che a Boiciuc. Risicata ed imbottita di giovani la panchina corallina.
La prima conclusione è della Ternana, ma la soluzione dalla distanza di Paghera è fuori misura. Potenziale occasione di marca corallina cinque minuti più tardi, sugli sviluppi di una rimessa laterale: Da Dalt pennella in area per D’Ignazio, che non ci arriva per una manciata di centimetri. Episodio dubbio nell’area umbra al minuto 13, quando Da Dalt viene messo giù da Casadei in uscita; sugli sviluppi, poi, la conclusione dalla distanza di Giannone, arpionata dall’estremo difensore rossoverde (anche lui all’esordio). Ancora Turris al minuto 25. Azione ispirata da una caparbia iniziativa di Tascone che innesca Giannone: perfetto l’inserimento dell’ex Catanzaro, che va via al difensore e tenta il sinistro a scavalcare il portiere, senza però inquadrare lo specchio. Sull’altro fronte, Raicevic spara sul fondo da posizione favorevole. Numero di Giannone allo scadere: serpentina e conclusione dal limite che si spegne sul fondo.
Nella ripresa, un minuto e Partipilo ci prova con un velenoso sinistro deviato in corner da Lorenzini.
Amara, a fine gara, l’analisi di mister Caneo. «Un altro risultato negativo immeritato. Questa squadra non merita di uscire a mani vuote per quello che dà in campo. La Ternana ha vinto meritatamente il campionato, complimenti a lei, ma oggi noi dovevamo concretizzare le occasioni prodotte. Specie quella clamorosa con Giannone nel primo tempo. Adesso pensiamo solo alle ultime tre partite che mancano. Stiamo bene fisicamente e mentalmente e questo mi fa ben sperare. Turris rinunciataria in partenza? Anche a me piacerebbe dettare legge in campo, ma oggi bisognava aver rispetto anzitutto degli avversari e poi della nostra squadra, che non è chiaramente al livello della Ternana. Abbiamo deciso di stare un po’ più coperti ed allineati per non far passare palle filtranti ed abbiamo funzionato bene fino al gol. Lo dimostra in fatto che la Ternana fino ad allora abbia tirato meno di noi. Ho preferito Giannone dall’inizio, perché poteva darmi qualcosa in più a livello balistico. Barone? Ha dimostrato personalità, è stato attento».
Al netto della sconfitta, la salvezza resta dietro l’angolo. «Non dev’essere un’ossessione. Mancano tre partite, ci sono dunque nove punti a disposizione, e noi dobbiamo raccogliere il più possibile. Dipende anche dagli altri, ma soprattutto da noi».