La Turris si riscopre protagonista:
«Ma restiamo coi piedi per terra»

La Turris si riscopre protagonista: «Ma restiamo coi piedi per terra»
di Raffaella Ascione
Lunedì 18 Ottobre 2021, 12:32 - Ultimo agg. 21:02
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Sul campo diverte, dà spettacolo e raccoglie punti pesanti, che l’hanno intanto lanciata al terzo posto in classifica alle spalle di Bari e Catanzaro. Nel frattempo, la Turris di Caneo sta letteralmente conquistando Torre del Greco, negli anni obiettivamente disabituata a palcoscenici, spettacoli e successi di un certo livello. La piazza sta riscoprendo il gusto d’esser protagonista, tant’è che ieri – contro il Palermo – si è registrata una significativa impennata di presenze allo stadio. 
E mentre la città continua a respirare entusiasmo, la squadra è immediatamente tornata a lavoro in vista dell’appuntamento di mercoledì – di nuovo al Liguori – contro il Campobasso. 

Le reazioni dopo il 3-0 ai rosanero – Il presidente Colantonio è un concentrato di soddisfazione, emozione e sana ambizione. «La risposta del pubblico c’è stata ma mi aspetto che al continuo crescendo della squadra corrisponda un crescendo anche dei tifosi. Non se lo merita Colantonio ma questa squadra: per il gioco che esprime, per quanto diverte, deve provare la soddisfazione di un Liguori sempre più pieno e di sentirsi trasportata da quel ruggito che a me è tanto caro». Nel frattempo, questa Turris continua a far parlare di sé. «Sta diventando un modello – incalza Colantonio – al punto che se ne parla su scala nazionale per il gioco che esprime: merito dell’allenatore, del direttore sportivo e di tutti quanti lavorano intorno. Qualche volta si è portati a pensare che il bel gioco non sempre paghi, prendendo magari come esempio la gara di Bari, io però non la penso così. Quando si gioca con tanta intensità, con queste geometrie e con tanta forza, i risultati arrivano. Contro il Palermo siamo stati impeccabili. Dove può arrivare questa Turris? Deve restare coi piedi per terra. Come me, come l’allenatore e i calciatori. Dobbiamo convincerci del fatto che stiamo facendo punti per salvarci, ricordando la brutta esperienza dello scorso anno e tenendo a mente che il girone ritorno è un altro campionato. Certo, può anche capitare che si realizzi la favola, che però resta favola e come tale va trattata. In ogni caso, mai dire mai».

Quindi il direttore dell’area tecnica Rosario Primicile, che si sofferma sulla capacità reattiva del collettivo dopo i due errori dal dischetto. «Ho visto un Palermo ben organizzato, specie nei primi minuti di gioco. Devo però fare i complimenti ai nostri ragazzi, che sono stati strepitosi: non hanno mai perso la calma, dando anzi la sensazione di poter trovare la giocata decisiva in qualsiasi momento. Hanno poi dimostrato grande capacità reattiva dopo i rigori sbagliati: il primo errore, sullo 0-0, poteva essere determinante sul piano psicologico ed invece i ragazzi sono stati bravi a fare subito gol e a raddoppiare; bravi poi a reagire anche dopo il secondo errore dal dischetto, trovando uno spettacolare 3-0. Insomma, sono stati strepitosi, perciò un plauso a tutti.

Ho visto in particolare un Santaniello trascinatore, ma anche ragazzi come Bordo, Finardi, Loreto, Longo e Pavone hanno dato tutto». Sul progetto Turris: «Abbiamo avuto la fortuna di conoscere il mister e di condividerne idee e metodologie, costruendo una squadra in base alle sue caratteristiche. Indipendentemente da questo 3-0 al Palermo, il nostro percorso di crescita è evidente ma deve – in ogni caso – continuare». Sulla prodezza di Pavone: «Ci avevo parlato in settimana, si vedeva in allenamento che stava bene. Gli ho detto di star tranquillo, perché di sicuro avrebbe sfruttato a dovere la sua occasione. È un profilo molto interessante, che seguivamo da tempo con attenzione. Può solo crescere».

L’analisi di mister Caneo parte dai primi venti minuti di gioco. «C’è sempre da insistere e migliorare. Certo, la prestazione contro il Palermo consolida la consapevolezza d’aver imboccato una strada importante insieme a società e direttore sportivo, ma c’è sempre da crescere. Nei primi venti minuti non siamo riusciti a palleggiare come sappiamo, il Palermo, che è una squadra forte, ci ha messo un po’ in difficoltà, ma col passare del tempo abbiamo preso fiducia e maturato la dovuta consapevolezza. Complimenti ai ragazzi ed a tutti quanti sono subentrati». 
A proposito degli obiettivi che questa Turris può ragionevolmente porsi, il tecnico corallino tiene a bada facili entusiasmi. «Noi prima di tutto dobbiamo salvarci. Con questa mentalità e questo modo di far calcio non dico che arriveremo presto alla salvezza, ma di sicuro stiamo acquisendo sempre più fiducia. Nessuna delle squadre finora affrontate, più o meno blasonate, ci ha messo sotto sul piano del gioco e questo indubbiamente ci sprona a fare questo tipo di calcio dinamico e intraprende».
Su Santaniello: «L’avevo detto: si deve solo divertire e giocare coi suoi compagni. È esattamente quello che ha fatto». Il risultato contro i rosanero avrebbe potuto esser ancora più ritondo, se non fosse stato per i due errori dal dischetto: «I rigori li sbaglia solo chi li tira. Si sono messi d’accordo i ragazzi su chi dovesse calciarli, quindi niente da dire».

Sul pubblico: «Per la prima volta abbiamo avuto un pubblico più numeroso a sostenerci, grazie anche alla progressiva riapertura degli stadi. Noi dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per incentivare chi ancora è rimasto a casa affinché decida di venire a godersi uno spettacolo. E lo spettacolo è una Turris che gioca e che dà soddisfazioni». Sul piano strettamente personale: «Posso dire d’essere un neofita come allenatore, nonostante l’età. Con la Turris ho cominciato un percorso grazie ad una società che mi sta appoggiando in tutto e i risultati stanno arrivando, quindi sono contento».

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