Decisivo, ancora una volta. A dispetto di una caviglia che l’ha costretto a partire dalla panchina dopo un turno di stop forzato. Vito Leonetti prende letteralmente per mano la Turris e risolve la cruciale sfida salvezza con la Gelbison, deviando in rete – da autentico rapace – la conclusione dal limite di Zampa. L’ha risolta così contro i cilentani, facendo esplodere di gioia un Liguori che fino a quel momento aveva manifestato malcontento ed apprensione per una gara che faticava – e parecchio – a decollare.
«Quando la palla è entrata ho provato un sospiro di sollievo.
Turris al quarto risultato utile consecutivo e con l’umore – per forza di cose – risollevato. «Certo, i risultati positivi aiutano, ma lo spogliatoio è sempre stato unito e compatto. Non è mai cambiano nulla, insomma, nemmeno nei momenti più difficili. Lavoravamo prima e continuiamo a lavorare adesso, solo che ora per fortuna stanno arrivando i risultati. Qualche pressione in più c’è stata, ma all’interno siamo stati sempre compatti».
Lo conferma il pensiero rivolto ad un compagno in particolare: «I fischi a Giannone? Dispiace per Luca, che non sta attraversando un buon momento. Lui però è fondamentale per noi, perciò speso – e so – che quanto prima ritroverà le sue giocate».
Intanto, gol con dedica per lui, con un’aspirazione ben precisa: «Il gol è per me, visto che domani - (oggi) – è il mio compleanno e ci tenevo a farmi un regalo speciale. E naturalmente la dedica si estende alla mia famiglia. Futuro? C’è ancora da giocarci tutto qui alla Turris e penso solo a questo. Non nascondo, però, che vorrei avere una chance in B. vorrei giocarmela».