Ventuno reti realizzate in sedici partite di campionato di cui sei da palle inattive elaborate a tavolino tra Soci e Poppi. Nei due paesini in provincia di Arezzo, infatti, risiede tuttora David Dei, da anni collaboratore storico di Massimo Rastelli e attuale detentore del copyright degli schemi da calcio piazzato. L'ex portiere del Crotone, nonché preparatore di una serie di estremi difensori arrivati fino in nazionale (Cragno, Radunovic, Gomis, Terracciano etc), ha da diverso tempo modificato il suo ruolo all'interno di uno staff che, nella maggior parte degli elementi, annoverà ancora i protagonisti della promozione del 2013 a Catanzaro: Dario Rossi, nei panni del vice di Rastelli; Fabio Esposito e Pietro La Porta in quello di preparatori atletici. A loro attualmente si sono aggiunti il match analysis Marco Cossu, conosciuto a Cagliari ai tempi della serie A, e quello dei portieri Angelo Pagotto, ereditato dallo staff di Taurino. Un gruppo di lavoro collaudato e affiatato a cui manca, solo fisicamente, l'apporto di David Dei che per accudire la sua cagnolina Luna, affetta in questo momento da una grave patologia, ha rinviato a data da destinarsi il suo ritorno in Irpinia. In realtà, fin dal primo giorno in cui Massimo Rastelli e Dario Rossi sono tornati al Partenio Lombardi lo hanno fatto continuando ad usufruire del suo lavoro a distanza.
Tra la sua casa di Soci, dove accudisce Luna e il ristorante La taverna del Castello di Poppi, che dista appena 5 km dalla sua dimora e gestisce insieme con la sua compagna, Dei è sempre in compagnia del suo computer con cui studia i movimenti delle squadre avversarie e, soprattutto, si scervella a escogitare schemi innovativi per ogni partita.
Un inciso che è facile verificare attraverso l'analisi delle partite in cui tante altre volte lo schema da palla inattiva non ha portato al gol per una questione di centimetri. Nelle sei occasioni in cui la palla è finita alle spalle dei portieri avversari, due volte da calcio d'angolo e quattro da punizione elaborata, l'Avellino non ha mai perso: a Francavilla, nella sfida dell'esordio, il sinistro di Franco pescò in area la testa di Illanes; una settimana dopo, contro il Catanzaro in casa, il calcio da fermo dalla sinistra di Russo fu trasformato in oro dalla testa di Gambale; a Foggia sempre Russo, dalla solita posizione di sinistra, trovò direttamente il gol grazie al velo di Auriletto e il blocco in area di Trotta, mentre a Vallo della Lucania, sempre dalla sinistra, ma dal piede di Matera perché Russo rimase in panchina, partì il cross che Trotta deviò all'indietro per l'inserimento di Ramzi Aya. Dalla bandierina, invece, fu Casarini il primo a fare centro su cross dalla destra di Matera mentre domenica scorsa al Viviani, dopo il solito scambio tra Russo e Tito, Benedetti ha sfruttuato in maniera perfetta lo spazio che gli hanno aperto i corazzieri Moretti e Marconi. Sei gol dei 21 messi a segno nell'era Rastelli su un totale di 27 in cui, per la verità, figurano anche tre calci di rigore, realizzati da Marcello Trotta e una punizione diretta da parte di Dall'Oglio.