Nuovo stadio Pinto per la Casertana:
ecco la prima sfida del 2020

Nuovo stadio Pinto per la Casertana: ecco la prima sfida del 2020
di Riccardo Marocco
Martedì 31 Dicembre 2019, 12:30
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Si è giunti alla fine del 2019, un anno che per la Casertana ha fatto registrare poche luci e tante ombre, soprattutto se poniamo l'attenzione sulla prima parte dell'anno solare. Un 2019 che ha visto una chiusura malinconica della passata stagione, mentre quella in corso vede una Casertana in linea con quelli che sono stati i programmi prestabiliti in estate con l'arrivo di tanti volti nuovi a partire dal responsabile dell'area tecnica Salvatore Violante, per proseguire con il nuovo tecnico Ciro Ginestra e all'approdo all'ombra della Reggia di tanti nuovi, soprattutto giovani, calciatori.

È tempo di bilanci, dunque, e il patron D'Agostino attraverso il sito web ufficiale del club ha voluto esternare le proprie considerazioni, ponendo soprattutto l'accento sulla questione stadio «Pinto», il cui progetto di completo restyling è stato presentato sia in Comune che alla città lo scorso 12 dicembre. «È stato un anno intenso - ha esordito il patron rossoblù - che ci è servito a crescere e capire la strada che vogliamo percorrere. Un anno che ha rappresentato un punto di partenza importante per quello che nelle nostre intenzioni dovrà essere il futuro della Casertana. In quest'ottica, chiaramente, la realizzazione del nuovo stadio rappresenta un pilastro imprescindibile su cui poggiare i progetti futuri. È il momento di dare la svolta. Questa provincia ha le potenzialità per fare un grande salto. Lo dobbiamo a questa importante tradizione e a noi stessi che non possiamo accontentarci di vivacchiare».

D'Agostino, poi, invita tutti a guardare al futuro e non manca una punta di polemica per quanto si è verificato nella passata stagione caratterizzata da scarsi risultati, rispetto a quelle che erano le aspettative, e da numerose polemiche.

«Dobbiamo smetterla di guardarci alle spalle - prosegue nella nota il patron -. Per questo motivo invito tutti, soprattutto gli addetti ai lavori, a non pensare più a quello che è stato. Negli ultimi giorni ho preferito restare in silenzio, ma ci tengo a dire che ho trovato e trovo stucchevole che si continuino a fare riferimenti alla Casertana per parlare di persone che in passato sono stati dipendenti di questo club. Il passato è un capitolo chiuso. Abbiamo preso atto di ciò che non è andato e vogliamo soltanto concentrarci su quello che sarà. Tirare in ballo la nostra società per analizzare il momento di altri club ritengo sia ingiusto e inutile. Per non parlare di allusioni che lasciano il tempo che trovano. Il tutto diventa ancor più imbarazzante se di mezzo ci finiscono tifoserie legate da una profonda amicizia e che non devono essere strumentalizzate, creando situazioni di imbarazzo. Chi ha fatto parte del nostro passato è giusto che resti un capitolo chiuso e che non dovrà più essere riaperto».

Chiaro e inequivocabile il riferimento al cambio societario avvenuto ad Avellino che ha visto, in particolare, l'investitura a nuovo direttore generale di Nello Martone, per due anni e mezzo e fino allo scorso maggio consulente di mercato della Casertana. «Abbiamo fatto delle scelte mirate a dare una svolta - conclude D'Agostino - Il cambiamento era necessario per creare i presupposti per un salto che tutti noi desideriamo fortemente. Sappiamo cosa vogliamo e siamo coscienti di quella che è la nostra strada».
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