Paganese, Erra al terzo mandato:
«Possiamo alzare l'asticella»

Paganese, Erra al terzo mandato: «Possiamo alzare l'asticella»
di Danilo Sorrentino
Mercoledì 15 Luglio 2020, 20:08
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Il primo slogan dell'anno lo dà lo stesso Alessandro Erra nel giorno della sua nuova (ormai la terza, anche questa è storia) presentazione come allenatore della Paganese: continuità. Non è un caso che sia il primo sostantivo pronunciato dal tecnico azzurrostellato relativo alla stagione 2020/2021. Perchè si riparte - ovviamente - da dove si è lasciato, ma si riparte anche con la voglia di essere ancor più competitivi dell'anno scorso, se possibile. «Da parte mia c'è grande orgoglio nel proseguire questa avventura. L'anno scorso è mancato un pizzico di fortuna per aspirare ai playoff - ha detto Erra - non so come sarebbe finita senza l'interruzione. Ringrazio tutti i ragazzi che hanno fatto parte della rosa dello scorso campionato: qualcuno non ci sarà ma è doveroso dire che tutti hanno dato tanto, sono stati importanti. E poi ovviamente ringrazio il mio staff. Quanto al prossimo campionato, le linee guida le detta la società, puntiamo a consolidarci nel segno di quello che abbiamo fatto nella passata stagione. E quindi come sempre daremo un'opportunità ai giovani, affiancati da uno zoccolo duro di over, presumibilmente 7/8, che ci dovranno far compiere il salto di qualità. Chi rimarrà dovrà alzare l'asticella, mi aspetto qualcosa in più da tutti, giovani e senatori».

Erra è il primo allenatore che Trapani conferma - di fatto - per la terza stagione: era subentrato a marzo 2019, ha allenato per tutto il campionato scorso e ora si appresta ad iniziare il nuovo torneo. Eppure in questi mesi qualcuno ha bussato alla sua porta, accorgendosi del buon lavoro svolto sulla panchina azzurrostellata: «Qualche telefonata l'ho ricevuta anche io, sono sincero e la società lo sa perchè ho subito messo al corrente loro. Il mio desiderio era quello di proseguire con la Paganese, perchè ritengo che si possa intraprendere un discorso serio, sulla scorta di quanto fatto in questi mesi. Abbiamo ridato credibilità all'ambiente, ritrovato una certa compattezza con l'ambiente e lo dimostra il fatto che quest'anno al Torre ha vinto solo il Bari».
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