Paganese, occasione mancata
Erra: «Manca la stoccata finale»

Paganese, occasione mancata Erra: «Manca la stoccata finale»
di Danilo Sorrentino
Lunedì 12 Ottobre 2020, 18:41
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Un'occasione mancata, altri due punti persi per la Paganese, ancora a secco di vittorie e di gol su azione. Con la Cavese, specie nel secondo tempo, gli azzurrostellati le hanno tentate tutte per scardinare la porta di Bisogno, ma l'imprecisione e le parate dell'estremo difensore aquilotto hanno costretto la squadra di Erra ad accontentarsi del pari. Tanta amarezza nell'ambiente per una vittoria che poteva essere alla portata. La Paganese, dopo un primo tempo sottotono, ha sprecato diverse occasioni nel secondo tempo, compreso un calcio di rigore, ma soprattutto - in superiorità numerica per oltre un'ora - non è riuscita a scardinare il muro degli aquilotti. «La partita è stata equilibrata nel primo tempo, quando la Cavese è rimasta in dieci abbiamo premuto - ha sottolineato l'allenatore Alessandro Erra - nel secondo tempo abbiamo avuto diverse occasioni clamorose, fra cui il rigore, sulle quali non siamo stati bravi a portarla a casa. Abbiamo affrontato un avversario di qualità, giovane, bravo a difendersi e anche scaltro nello spezzettare la partita giocando col cronometro.

C'è tantissimo rammarico, abbiamo giocato a trazione anteriore senza trovare il varco giusto, è mancata la zampata decisiva. Andiamo via delusi, perchè potevamo vincere, ma non abbattuti perchè siamo all'inizio e stiamo cercando un equilibrio».

La difficoltà principale, in questo momento, secondo l'allenatore della Paganese è la disomogeneità fisica dei giocatori in rosa. Cesaretti, ieri in campo per 90', deve ritrovare la forma migliore, così come Mendicino arrivato negli ultimi giorni di mercato: «Non c'è uniformità di condizione, dobbiamo mettere tutti nelle stesse possibilità, molti sono arrivati alla fine. Abbiamo visto tutti gli attaccanti, abbiamo dato a tutti la possibilità di partecipare, c'è chi è più avanti, chi più indietro. Il deficit al momento è fisico, perchè abbiamo giocatori che non sono ancora al massimo».

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