Caso Pandolfi: il Tribunale dà ragione
alla Turris, respinto reclamo del Brescia

Caso Pandolfi: il Tribunale dà ragione alla Turris, respinto reclamo del Brescia
di Raffaella Ascione
Martedì 23 Febbraio 2021, 19:37 - Ultimo agg. 19:39
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Luca Pandolfi è regolarmente un calciatore del Brescia. Querelle chiusa. Con buona pace del calciatore e della Turris, nei cui riguardi il club di Cellino aveva sollevato accuse ben precise, imputandole la conduzione ed il perfezionamento della trattativa pur nella consapevolezza che il calciatore fosse infortunato.

La parola fine - sempre che il Brescia non intenda proseguire in appello - l’ha scritta il Tribunale Federale – Sezione Tesseramenti, che dopo aver respinto l’istanza cautelare delle Rondinelle, ne ha rigettato integralmente il reclamo anche nel merito.

Quest’oggi – in videoconferenza – si è tenuta l’udienza di discussione. A distanza di qualche ora, poi, la pubblicazione del dispositivo: «Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Tesseramenti, all’esito della Camera di consiglio, rigetta il ricorso presentato dalla società Brescia Calcio Spa. Dispone addebitarsi il contributo per l’accesso alla Giustizia Sportiva, ex art. 48, comma 5, CGS – FIGC».

A distanza di dieci giorni dal trasferimento di Luca Pandolfi dalla Turris al Brescia (prestito con diritto/obbligo di riscatto), le Rondinelle avevano presentato reclamo chiedendo in via cautelare la sospensione dei contratti intercorsi sia con la Turris che con il calciatore e, nel merito, l’annullamento o comunque la dichiarazione di inefficacia/nullità degli stessi contratti.

A fondamento delle proprie domande, il club lombardo aveva posto il comportamento doloso – o comunque colposo – della Turris, che sarebbe stata a conoscenza dell’infortunio al menisco del calciatore, senza tuttavia comunicarlo in sede di trattativa, di fatto esponendo le Rondinelle alla stipula di un contratto (330mila euro per il prestito fino a giugno 2021 + 170mila per il riscatto) che non sarebbe stato sottoscritto se la circostanza dell’infortunio fosse stata resa nota.

La Turris ha affidato la propria difesa all’avvocato Chiacchio. 
Dopo il rigetto dell’istanza cautelare (lo scorso 11 febbraio), quest'oggi il Tribunale ha bocciato anche nel merito il reclamo dei Lombardi.

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