Avellino, raid dopo la sconfitta: danneggiata l'auto del diesse De Vito

Sul caso sta indagando la Digos, verificando la presenza di telecamere di sorveglianza

Danneggiata l'auto del Ds De Vito
Danneggiata l'auto del Ds De Vito
di Titti Festa
Lunedì 23 Gennaio 2023, 07:28 - Ultimo agg. 07:30
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Specchietti frantumati, buchi su cofano e baule e poi segni di chiave su entrambi i lati: la macchina di Enzo De Vito è stata, nel pomeriggio di ieri, gravemente danneggiata. Post sconfitta di Messina per due a zero, dopo otto risultati utili consecutivi dell'Avellino, ignoti hanno deciso di sfogare la loro rabbia in modo incontenibile, prendendo di mira la Mercedes Glc del direttore sportivo biancoverde.

Carrozzeria rovinata in più punti attraverso pugni e calci, graffi fatti, con ogni probabilità, con una chiave lungo entrambe le fiancate, e danni per migliaia e migliaia di euro. A scoprire l'accaduto è stata la moglie di De Vito, che intorno alle diciannove e trenta, è andata a prendere l'auto, parcheggiata in via Amatucci, nei pressi della farmacia Faretra, non molto distante dalla sua abitazione.

La donna, alquanto turbata non appena ha ritrovato la macchina in quelle condizioni, ha allertato immediatamente la polizia che è intervenuta in modo tempestivo e ha sporto denuncia contro ignoti. La Mercedes era stata parcheggiata, del tutto integra, intorno alle tredici, quando la donna tra l'altro era insieme alle due bimbe di due e otto anni, fino all'amara sorpresa arrivata in serata. Sul caso sta già indagando la Digos, verificando la presenza o meno di telecamere di sorveglianza nella zona.

Scosso e turbato Enzo De Vito ha preferito non commentare, ma è l'Us Avellino ad uscire allo scoperto attraverso un comunicato stampa di vicinanza e condanna.

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L'U.S. Avellino 1912 esprime piena solidarietà nei confronti del direttore sportivo Vincenzo De Vito si legge nella nota - per gli atti vandalici, verificatisi immediatamente dopo il triplice fischio di Messina Avellino, perpetrati ai danni dell'auto di proprietà del diesse biancoverde parcheggiata nel capoluogo irpino. Un episodio che racchiude violenza ed intimidazione, a testimonianza di un clima ed un ambiente sempre più esasperati e poco costruttivi. Il limite è stato superato. Le contestazioni fanno parte del calcio, ma con limiti conclude il comunicato della società di D'Agostino- ben definiti entro il confine della civiltà. Quel confine è stato, da tempo, ampiamente superato. Il club ripudia totalmente tali gesti consapevole che gli irpini non rappresentano tali viltà. Il clima teso tra la tifoseria e la dirigenza biancoverde è in realtà un leit motiv di questa stagione calcistica. Dai cori durante il ritiro di Mercogliano Dove sono i calciatori, passando agli striscioni contro D'Agostino e De Vito posti davanti allo stadio nelle prime partite di campionato, fino alla contestazione di domenica scorsa per poi arrivare a ieri quando i tifosi hanno lasciato in anticipo il settore ospiti, è evidente che il malumore e le divisioni hanno rappresentato una costante. Ma mai si era arrivati a gravissimi atti di violenza come quello del danneggiamento di un auto di un dirigente che rendono l'ambiente incandescente e pericoloso, per nulla invitante per chi sarà chiamato a venire a giocarci.
 

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