Turris, Colantonio forza la mano: «Iscrizione a rischio senza acquirenti»

Meno di un mese alla scadenza, il presidente lancia l'allarme ai tifosi corallini

Lo striscione dei tifosi
Lo striscione dei tifosi
di Aniello Sammarco
Sabato 27 Maggio 2023, 07:32 - Ultimo agg. 12:26
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A meno di quattro settimane dalla prima scadenza legata all'iscrizione al prossimo campionato di serie C, il presidente della Turris lancia l'allarme: «Senza un sostegno idoneo da parte dei gruppi imprenditoriali che si sono detti interessati a rilevare il nostro club, la partecipazione al prossimo torneo è in forte discussione». Antonio Colantonio non ci gira intorno: dopo avere convocato giovedì sera nella zona dello stadio Liguori i tifosi (una ottantina in tutto i presenti, non hanno risposto all'invito i gruppi organizzati), illustra loro le perplessità relative al futuro della Turris, a cominciare dalle procedure di natura economica da portare a termine entro il 20 giugno. Arrivato all'appuntamento con il fratello Giuseppe (che con lui guida la società Colma, punto di forza della dirigenza corallina da diverse annate), Antonio Colantonio non si è perso in giri di parole: «Si è tanto discusso in queste settimane dell'interessamento alla società di più gruppi imprenditoriali ha detto ma finora non si è concretizzato nulla e anche chi aveva fornito maggiori garanzie ci sta facendo aspettare». Per questo il patron del club torrese ha voluto spiegare alla piazza come sta la situazione: «Ribadisco che quanto ho detto qualche settimana fa resta una condizione immutata. Non ho più gli stimoli personali giusti per proseguire la mia avventura alla Turris. Non è una ragione economica, né intendo dare troppo peso alle contestazioni: sono venute a mutare le condizioni generali, questo mi porta a dire che non è più il mio tempo». Nessun accenno all'entità dei potenziali acquirenti che avrebbero preso in qualche modo tempo, tanto da costringere il presidente a mettere in chiaro le proprie intenzioni con i sostenitori in questo incontro pubblico. 

L'aver deciso di convocare i tifosi per parlare del futuro della società, viene letto dalla piazza come un modo per provare a mettere pressione a chi negli ultimi tempi si è avvicinato al club, ma anche un tentativo per chiarire che le voci circolate circa un ripensamento di Colantonio siano per ora infondate.

Sta di fatto che l'uscita di giovedì sera del patron corallino avrebbe creato immediate reazioni tra coloro i quali sembrano interessati a rilevare le quote di maggioranza del sodalizio. In particolare, il gruppo di imprenditori torresi ai quali sarebbero vicini anche professionisti laziali. Ma in questo caso la trattativa ha subito una frenata, stato dal quale si potrebbe uscire soltanto la prossima settimana. 

Di certo, questa fase di incertezza non fa altro che creare turbamento tra i tifosi, da anni non più abituati a vivere un'estate serena: si partì con le problematiche legate al Liguori, che rischiarono di mettere in discussione le sorti del club almeno fino alla soluzione-Avellino, con la possibilità di poter inserire il Partenio come impianto dove poter disputare le partite intente, cosa che consentì di procedere, anche se in extremis, all'iscrizione. L'anno scorso fu invece la volta dell'esonero del tecnico, con Max Canzi costretto a fare le valigie prima ancora che iniziasse la stagione ufficiale. Ora i problemi sono di natura societaria, con Colantonio che dopo sei anni di presidenza alla Turris (che aveva contribuito a salvare in serie D dal fallimento) sembra deciso a passare la mano. 

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