Quarta sconfitta stagionale per la Turris, che al Liguori cede il passo all’Avellino. I lupi passano meritatamente con un gol per tempo: Silvestri sblocca nella prima frazione, Maniero sigla il raddoppio nella ripresa dagli undici metri. Di mezzo, una Turris parsa a corto di idee e comunque costantemente poco incisiva.
Mister Fabiano recupera per il derby Pasquale Rainone ma non Luca Giannone, ancora ai box per un fastidio muscolare. Nell’iniziale 3-5-2 corallino si ricompone dunque il terzetto difensivo; inalterata la mediana, mentre in avanti c’è Persano fin dal primo minuto, preferito a Longo. Atteggiamento speculare per l’Avellino: esordio in mediana per Carriero; in avanti il tandem Maniero-Fella.
È veemente l’approccio dei lupi, che nel primo quarto d’ora si rendono pericolosi prima con una conclusione in area di Maniero e poi con una punizione di Tito: fa buona guardia Abagnale in entrambi i casi. L’Avellino preme con costanza ed al 22’ grida al gol sugli sviluppi di una punizione di Tito: la sfera si infrange sulla traversa e poi rimbalza sulla linea di porta, prima della chiusura in corner. L’appuntamento col gol – meritato – è solo rinviato di una manciata di secondi. Sugli sviluppi del calcio dalla bandierina, infatti, svetta in area Silvestri, che di testa sblocca il derby. Sul fronte opposto ci prova Franco dalla distanza, ma la sfera finisce sopra il montante. La pressione degli irpini scema progressivamente e la Turris prova ad avanzare il proprio baricentro, senza tuttavia riuscire ad incidere. Al 38’, sugli sviluppi di un traversone pennellato da Da Dalt, spreca in area Pandolfi nel tentativo di stopparla.
Nell’intervallo, l’omaggio al sindaco di Avellino Gianluca Festa da parte del presidente del Consiglio comunale di Torre del Greco, Gaetano Frulio: un crest del Comune di Torre del Greco in segno di riconoscenza per la disponibilità accordata la scorsa estate, quando la Turris perfezionò l’iscrizione in serie C indicando in deroga proprio lo stadio Partenio Lombardi.
Nella ripresa, tre minuti e Pandolfi semina il panico nella retroguardia irpina prima di lasciar partire un rasoterra dal limite che sfiora il palo alla destra di Forte.
Il successo consente all’Avellino di consolidare il terzo posto, rintuzzando gli attacchi del Catanzaro; sconfitta che non produce scossoni in classifica per la Turris, che resta in zona playoff.