Turris di misura col Napoli Primavera:
«Ancora incompleti ma soddisfatto»

Turris di misura col Napoli Primavera: «Ancora incompleti ma soddisfatto»
di Raffaella Ascione
Mercoledì 3 Agosto 2022, 23:23
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Primo test al Liguori per la Turris, che – al rientro dal ritiro di San Gregorio Magno – s’impone di misura sul Napoli Primavera. Al comunale decide il baby Longo, a segno dagli undici metri dopo appena due minuti.

Il ricordo di Gaglione – Prima della gara è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria dello storico presidente Salvatore Gaglione, venuto a mancare due giorni fa. Commossa la partecipazione della tribuna Strino – niente male il colpo d’occhio offerto, con oltre 800 spettatori presenti – e Turris in campo col lutto al braccio.

La gara – Nell’iniziale 3-4-1-2 di Canzi c’è Manzi fin dal primo minuto a comporre il terzetto difensivo; invariata la mediana rispetto all’ultimo test sostenuto in ritiro (Ardizzone subito convincente al Liguori); in avanti Giannone alle spalle dell’acerbo duo Nocerino-Longo. Non ci sono Leonetti (affaticamento) e Santaniello (piccolo fastidio muscolare); indisponibili Varutti e Stampete. Panchina iniziale per il neo acquisto Paolo Frascatore, ufficializzato in giornata.

Due minuti e la sblocca Longo dagli undici metri, realizzando il penalty procurato dal baby Nocerino, lesto ad intercettare un retropassaggio ed a guadagnare metri in area, costringendo Boffelli all’intervento che costa il penalty. La gara non decolla, con la Turris che – comunque – non concede nulla agli azzurri. Ci riprova Nocerino al minuto 41, stavolta trovando la traversa a negargli il gol. Sull’altro fronte un attento Perina sbarra la strada a Sillama.

Nella ripresa subito tre cambi per Canzi: dentro Finardi, Vitiello e Frascatore per Acquadro, Ercolano e Di Franco. Tre minuti e Hysaj pennella dal fondo: smanaccia e sventa Perina. Giannone tenta la soluzione dalla distanza ma senza inquadrare lo specchio. Una velenosa conclusione dalla distanza di Iaccarino frutta un corner ai ragazzi di Frustalupi; sugli sviluppi del calcio dalla bandierina, Manzi sventa sulla linea di porta dopo il tocco sotto misura di Pesce. Al quarto d’ora il primo cambio azzurro: dentro Kone per Sillama. Minuto 23: nella Turris tocca ad Aquino per Invernizzi; rientra Acquadro per Ardizzone. Nel Napoli Lettera per Russo, poi Giannini e D’Avino per Acampa Obaretin. Al minuto 35 Frustalupi dà spazio a tutti gli altri componenti della panchina azzurra; nella Turris, invece, Izzo per Longo, Rosolino per Giannone e Colantuono per Perina. La gara si trascina senza grossi sussulti. L’ultimo tentativo è di Acquadro, che dalla distanza non inquadra però lo specchio.

L’analisi di Canzi – «In ritiro abbiamo svolto un ottimo lavoro.

Non siamo completi, certo, ma lo sapevamo. Quel che conta è aver lavorato sui principi di gioco. Quanto alla partita, è evidente che in questa fase il risultato conta poco, tenuto anche conto della fisiologica girandola di cambi e del fatto che siamo ad ora un po’ corti, stasera soprattutto in avanti. Sono comunque contento. Abbiamo prodotto abbastanza e rischiato quasi nulla, se non su palla inattiva e su un rimpallo. Siamo stati abbastanza quadrati in fase di non possesso. Santaniello? Sta lavorando a parte da un po’ di giorni. Diciamo che sta abbastanza bene ma non al punto da rischiarlo stasera. Leonetti ha un lieve affaticamento, così come Stampete». Su Aquino: «Un giocatore duttile, può giocare sia da braccetto, quindi può andar bene anche da centrale».

Ufficiale Frascatore – Caratteristiche per agire sia da braccetto sinistro in una difesa a tre che da terzino o laterale in altri sistemi di gioco, il classe 1992 arriva a titolo definitivo dalla Delfino Pescara 1936. Per lui un biennale. 
«Acquistato giovanissimo dalla Roma, ha iniziato la carriera tra i professionisti al Benevento in Prima Divisione (stagione 2011-12); poi esperienze, ancora in prestito, con Sassuolo (vittoria del campionato di B), Pescara, Reggina, Pistoiese, Reggiana, Losanna. In terza serie ha vestito anche le casacche di SudTirol, Triestina, Padova e Ternana (nel mezzo il ritorno in B con il Carpi). Nell’ultima stagione, invece, ha collezionato 28 presenze con il Pescara tra campionato, Coppa Italia e playoff di Lega Pro condite da 2 reti, di cui una segnata all’Olbia guidata dal neo tecnico corallino Canzi. Nella prima parte del suo percorso, Frascatore ha fatto parte anche delle selezioni giovanili azzurre, debuttando nel 2012 con la Nazionale Under 21 (9 presenze in totale)».

Il neo acquisto, impiegato nel test con gli azzurrini, è stato «voluto fortemente perché è assolutamente una prima scelta nel nostro impianto di gioco», così mister Canzi.

«Mi sono sentito sin da subito una prima scelta, una pedina importante in un progetto importante», spiega l’ex Pescara. «Posso giocare sia da braccetto che da quarto di centrocampo, oltre che da quinto. Ogni anno li faccio sempre tutti e tre. Il ruolo di braccetto oggi viene interpretato diversamente: prima era inteso in senso più difensivo adesso decisamente più propositivo, perciò lo sento mio. Vorrei sentirmi importante, cosa che l’anno scorso mi è mancata. So quel che posso dare e voglio darlo qui. Credo che ci sia la possibilità di competere per qualcosa di importante, cosa che ho già fatto negli ultimi anni. Voglio continuare in questa crescita continua».

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