Pandolfi, niente risarcimento al Brescia:
Collegio di Garanzia dà ragione alla Turris

Pandolfi, niente risarcimento al Brescia: Collegio di Garanzia dà ragione alla Turris
di Raffaella Ascione
Giovedì 2 Dicembre 2021, 12:44
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Chiuso definitivamente il caso Pandolfi. Niente da fare per il Brescia, che ha incassato un altro rigetto, stavolta dal Collegio di Garanzia dello Sport. Il provvedimento è stato disposto nel corso della camera di consiglio telematica di ieri e notificato in giornata. 

Ottavo provvedimento di rigetto – Con ricorso depositato il 15 ottobre contro la Federazione Italiana Gioco Calcio e la Turris, il Brescia aveva impugnato la «decisione n. 15/CFA della Corte Federale d'Appello della FIGC del 16 settembre 2021, confermativa della decisione n. 18/TFNSVE del Tribunale Federale Nazionale FIGC, Sezione Vertenze Economiche», con cui era stato rigettato il ricorso proposto dalle rondinelle per ottenere «il risarcimento del danno asseritamente derivante dal contratto stipulato tra la medesima Società e la S.S. Turris Calcio ed il calciatore Luca Pandolfi, datato 1° febbraio 2021». 

Il Collegio ha respinto il ricorso e condannato il Brescia al pagamento delle spese di lite in favore del club corallino.

Si tratta dell’ottavo provvedimento di rigetto incassato dal club di Cellino nel corso della complessa vicenda giudiziaria innescatasi dopo il trasferimento (con la formula del prestito con diritto/obbligo di riscatto) di Luca Pandolfi, avvenuto lo scorso 1 febbraio: pienamente promossa la linea difensiva della Turris, difesa sin dall’inizio dall’avvocato Chiacchio. 

Brescia soccombente su tutta la linea – Le rondinelle avevano inizialmente contestato la validità e l’efficacia del tesseramento dell’attaccante, avvenuto a ridosso del gong dell’ultima sessione di mercato invernale, chiedendo l’annullamento di visto di esecutività, tesseramento e contratti sulla base di un presunto «dolo contrattuale» del club corallino (che in sede di trattativa avrebbe taciuto l’infortunio al menisco del calciatore).

Di ben altro avviso la Giustizia Sportiva, che ha rigettato sia le due istanze cautelari che i tre giudizi di merito promossi dalle rondinelle (due ricorsi innanzi al Tribunale – Sezione Tesseramenti ed altrettanti, poi riuniti in un unico procedimento, dinanzi alla Corte).

A seguito del definitivo accertamento della piena legittimità sia dei contratti che del vincolo di tesseramento, ad inizio luglio il Brescia ha quindi proposto un nuovo ricorso innanzi al Tribunale (Sezione Vertenze Economiche), stavolta chiedendo «un risarcimento danni derivante dalla cessione di contratto del calciatore Luca Pandolfi». Sia il Tribunale che la Corte Federale d’Appello hanno respinto anche la nuova domanda, escludendo qualsiasi profilo di responsabilità in capo alla Turris e negando, quindi, il corposo risarcimento (oltre 400mila euro) chiesto dal club lombardo.

Ultimo step – Con la pronuncia di rigetto del Collegio di Garanzia del Coni si sono dunque esauriti tutti i gradi della Giustizia Sportiva, che ha integralmente rigettato ogni domanda del Brescia, sia cautelare che di merito. 

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