Turris, il primo innesto è Zampa:
«Crescita continuerà nel girone di ritorno»

Turris, il primo innesto è Zampa: «Crescita continuerà nel girone di ritorno»
di Raffaella Ascione
Martedì 28 Dicembre 2021, 19:13
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È ripresa questa mattina la preparazione della Turris dopo la pausa natalizia. C’era anche l’ex Potenza Enrico Zampa – obiettivo di mercato ampiamente dichiarato e ormai acquisito – ad allenarsi al Liguori agli ordini di mister Caneo e del suo staff. Profilo esperto ed estremamente duttile, Zampa – classe 1992 – è una vecchia conoscenza di Caneo ai tempi del Rieti. Nato come esterno, si è poi affermato come pedina di spessore sia in fase di interdizione che di costruzione. Ha già rescisso con il Potenza e l’accordo con la Turris è ormai definito. L’ufficialità è attesa a partire dal 3 gennaio.

Mercato – L’innesto di Zampa è il primo di una sessione di mercato che si preannuncia chirurgica. «Dobbiamo essere equilibrati e capaci di agire al momento giusto», spiega il direttore sportivo Rosario Primicile. «Abbiamo un gran gruppo che ha finora ottenuto risultati importanti, quindi non c’è niente da stravolgere, dobbiamo solo intervenire per garantire una crescita ulteriore. Se ci sarà qualche scontento lo asseconderemo, ma di sicuro la Turris non ne uscirà indebolita. Anzi».
L’intenzione è di procedere ad ulteriori innesti per compensare eventuali partenze. «Anche perché – spiega Primicile –, se si vuole continuare ad essere una realtà virtuosa, è necessario agire con oculatezza. Noi vogliamo costruire qualcosa destinato a resistere».
Di movimenti in cantiere però ce ne sono. Sistemata la mediana con Zampa, per l’attacco restano due i nomi caldi: Pandolfi e Russotto. Per il primo, in caso di partenza da Cosenza, Torre del Greco rappresenterebbe soluzione obbligata (Noif alla mano) e – ora – consapevole e gradita. Anche in questo caso, niente fretta. La società si è data qualche giorno per valutare eventuali sviluppi e muovere quindi i propri passi. Qualcosa potrebbe cambiare anche in difesa. Piace Serpe, giovane talento (2001) del Genoa, ma non solo.
Con le valigie pronte, invece, Sartore e Palmucci.

Obiettivo consacrazione – In estate s’era detto dell’intenzione di alzare l’asticella rispetto allo scorso anno. Il risultato – a metà percorso – è un quarto posto conquistato a suon di gol, bel gioco, personalità e consensi praticamente unanimi. «Questa squadra ha un’impronta forte, che viene da un lavoro serio, qualificato e costante. E quand’è così le difficoltà si superano, te lo permettono organizzazione e qualità. In tutta onestà mi aspettavo un rendimento così convincente ma qualche difetto naturalmente lo abbiamo ancora, altrimenti non avremmo subito certe sconfitte così immeritate sul piano del gioco e delle occasioni prodotte. In qualche frangente abbiamo forse pagato una non perfetta gestione caratteriale. Anche per questo il nostro mercato sarà mirato: puntiamo ad una crescita anche su questo piano. Non vogliamo accettare le sconfitte immeritate come mezze vittorie. Dobbiamo provare a migliorarci e devo dire che questa squadra lo ha nelle corde». Da piacevole sorpresa, la Turris vuole adesso affermarsi come solida realtà. «Stiamo vivendo una crescita costante, abbiamo una identità ben precisa e vogliamo continuare su questa strada. Sono certo che questo processo vivrà una fase importante nel girone di ritorno». 
A tratti rivoluzionaria - per bellezza e intensità - la Turris di Caneo («Sono venuto a vedere la squadra che pratica il più bel gioco di tutta la serie C», disse Ghirelli in occasione della gara contro il Catanzaro). «Il mister è stato una mia scelta.

Mi impressionò la partita che il suo Rieti disputò a Castellammare contro la Cavese e da allora l’ho seguito con insistenza. Poi ho avuto modo di conoscere e apprezzare la persona. Non è tra quelli che dopo 4-5 vittorie di fila si esaltano o autocelebrano. È uno che crede nel lavoro e che ha la capacità di comprendere e affrontare i momenti difficili. Senza presunzione, solo lavorando. Certo, si è trovato in una società che lo mette nelle condizioni di farlo con serenità, mettendogli a disposizione mezzi e uomini adatti». Serrato Primicile, a proposito dei progetti della società. «Il progetto è continuare in questo processo di crescita. Con Caneo».

Progetto stadio – Proseguono serrati i contatti fra il presidente Colantonio e Sportium, la società del Gruppo Progetto CMR specializzata nella progettazione e sviluppo di impianti sportivi. «Il discorso è vivo e in continua evoluzione», conferma Primicile. «Proprio questa mattina c’è stato un ulteriore incontro. Il nuovo stadio non è un’idea. È un progetto, un obiettivo».

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