Cavese, Altobello fuori per 3 turni:
stop anche per il team manager

Cavese, Altobello fuori per 3 turni: stop anche per il team manager
di Giuliano Pisciotta
Giovedì 27 Gennaio 2022, 19:32
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Lascia strascichi pesanti in casa Cavese la vittoria esterna nel big match contro l'Acireale. Il Giudice Sportivo ha infatti comminato una squalifica di ben 3 giornate al capitano Errico Altobello, espulso nel corso del match disputato al Comunale di Aci Sant'Antonio.

Nelle motivazioni si legge che il difensore biancoblu, «espulso per somma di ammonizioni, nell’abbandonare il terreno di gioco compiva gesti di protesta ulteriormente reiterati nell’area degli spogliatoi. Al termine della gara rientrava sul terreno di gioco e protestava all'indirizzo di alcuni sostenitori avversari». Le “accuse” vengono confermate contestualmente nei rispettivi referti di fine gara da arbitro, assistente e commissario di campo.

Per Altobello si tratta della seconda squalifica a causa di proteste. Il capitano biancoblu era stato espulso per lo stesso motivo in occasione della partita casalinga contro il Giarre. Con sanzione ancora una volta aggravata proprio dal ruolo di capitano. 

Il Giudice Sportivo ha fermato fino al prossimo 8 febbraio anche il team manager del aquilotti Domenico Barone.

Nelle motivazioni dell'inibizione si legge che il dirigente, nel corso della partita con l'Acireale, è entrato sul terreno di gioco «rivolgendo espressione ingiuriosa all'indirizzo del direttore di gara e nella circostanza sbatteva violentemente a terra il tabellone delle sostituzioni».

A completare il quadro di sanzioni, anche un provvedimento pesante a carico della formazione acese, che dovrà disputare a porte chiuse la prossima gara casalinga e dovrà pagare un'ammenda di 3500 euro. Il dispositivo del Giudice Sportivo parla di lancio di due bottigliette d'acqua in campo, una delle quali sfiorava il viso dell'arbitro mentre l'altra colpiva alla spalla un assistente. Inoltre, «al termine della gara, alcune persone non identificate (4/5) ma chiaramente riconducibili alla società, facevano indebito ingresso sul terreno di gioco e rivolgevano espressioni intimidatorie e offensive all'indirizzo della rerna Arbitrale e dei calciatori della società ospitata». 

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