Derby, Mattiacci promuove il Portici:
«Vittoria del gruppo» per la Turris

Derby, Mattiacci promuove il Portici: «Vittoria del gruppo» per la Turris
di Raffaella Ascione
Lunedì 10 Febbraio 2020, 10:43 - Ultimo agg. 12:05
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Un’inzuccata di Prisco in pieno recupero fa esplodere il settore ospiti corallino e consente alla Turris di aggiudicarsi il derby contro un agguerrito Portici. In campo è stata battaglia: intensa, fino alla fine. A margine del rovente derby, invece, diversi sono stati i momenti di condivisione e celebrazione. Hanno cementato la propria amicizia le due tifoserie, raggiungendo il San Ciro insieme, in un unico imponente corteo. Prima del fischio d’inizio, invece, i due presidenti, Ragosta e Colantonio, hanno ricordato Luca Alvieri, giovane addetto stampa del Portici strappato prematuramente alla vita lo scorso dicembre: i due numeri uno hanno omaggiato il papà di Luca, in un commovente momento celebrativo. 

A fine gara, poi, umori diametralmente opposti al San Ciro. Alla comprensibile delusione del Portici fa da contraltare l’enorme soddisfazione della Turris, riuscita in extremis a prendersi tre punti che le consentono di mantenere a -7 l’Ostiamare e di incrementare il vantaggio sulla Torres (adesso a -9). 

Mastica amaro il tecnico azzurro Alessandro Mattiacci: «È stata una partita abbastanza equilibrata, soprattutto nel primo tempo. Poi le loro individualità hanno fatto la differenza, come in occasione del primo gol, purtroppo agevolato da una nostra disattenzione. Non penso affatto che la Turris avesse la gara in pugno, nemmeno sul 2-0. Noi abbiamo tenuto bene il campo e le abbiamo tenuto testa, anzitutto reagendo in maniera importante al doppio svantaggio. Non è da tutti rimontare il 2-0 ad una squadra tanto ben attrezzata. Alla fine abbiamo forse peccato di presunzione: ci siamo adagiati e puntualmente siamo stati castigati, incassando il 3-2. Siamo rammaricati, meritavamo di più. Ce lo siamo fatti noi il terzo gol. Ne usciamo comunque a testa alta: sono contento della prestazione e, soprattutto, del percorso di crescita dei ragazzi».
 
Non canta vittoria ma si gode il pesante successo, il presidente corallino Antonio Colantonio. «Siamo troppo concentrati sul nostro obiettivo. Qualche passo falso può anche starci, certo, ma tutte le nostre energie sono riposte in quell’obiettivo. Del resto, la società si è impegnata in sede di mercato a garantire qualcosa in più proprio per questi momenti, per riuscire a centrare la vittoria anche all’ultimo secondo. Basta guardare chi ha fatto gol. Una cosa però vorrei precisarla. Si vince avendo non solo i calciatori ma anche tutto il resto. Se hai tutto, calciatori compresi, vinci, altrimenti fai solo bei campionati. A tal proposito vorrei ricordare una componente fondamentale, di cui spesso ci dimentichiamo. Mi riferisco al lavoro quotidiano, incessante del direttore Rosario Primicile. Lavora ogni giorno per la causa comune, rapportandosi a tecnico, calciatori ed a tutte le componenti del mondo Turris. fa da collante. Insomma, le componenti necessarie per centrare l’obiettivo sono tante: pare che tutte stiano funzionando ma noi non cantiamo assolutamente vittoria. Sappiamo solo che per ora la distanza dalla seconda è inalterata, con una partita in meno da disputare». 
 
Al San Ciro in panchina c’era mister Lorenzo Salvatore, secondo dello squalificato Fabiano. «Vittoria meritatissima. Sul 2-0 – commenta Salvatore – avevamo la gara in pugno: poi abbiamo subito il gol del 2-1 su palla centrale, decisamente da evitare, ed una serie di episodi negativi che hanno rischiato di compromettere tutto. Ho qualche dubbio sul secondo giallo a Celiento e probabilmente il 2-2 è viziato da un fallo ai danni di Lonoce. A quel punto pensavo onestamente di non vincerla più, invece è arrivata una vittoria che dice tanto sulla bontà della nostra rosa. Chi subentra fa sempre la differenza. Settore ospiti? Semplicemente spettacolare. La vittoria è per loro, per i tifosi».
 
Quindi Marzio Celiento, che con una giocata da applausi ha sbloccato il match. Una gioia macchiata da quel secondo giallo che ha costretto i suoi all’inferiorità numerica nel convulso finale di gara. «L’amarezza ci sta – ammette l’attaccante – ma alla fine è svanita perché siamo riusciti a prenderci i tre punti. Sono felicissimo per questo e per il fatto di essere entrato bene in partita, facendo gol ed aiutando la squadra. Le ammonizioni? Non ho fatto nulla per meritarle, per questo sono così dispiaciuto». Anche a Portici è subentrato nella ripresa facendo la differenza. «La vivo in maniera serena. Siamo un gruppo importante e sono quindi felice d’esser qui e di dare una mano a squadra e società per far gioire i nostri tifosi. Questo è anno particolare e importante: dobbiamo tutti cercare di dare sempre e comunque il nostro contributo, dal primo minuto come a gara in corso. È un concetto condiviso dall’intero spogliatoio per riuscire a centrare il nostro obiettivo».
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