Emanuele Filiberto per il Savoia:
«Risolleviamo insieme la società»

Emanuele Filiberto per il Savoia: «Risolleviamo insieme la società»
Mercoledì 19 Ottobre 2022, 20:00 - Ultimo agg. 20 Ottobre, 07:17
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«Ho appreso dai quotidiani della triste vicenda giudiziaria che ha coinvolto il “Savoia” a Torre Annunziata (...) mi sia consentito di poter confessare che è una ferita che mi sta lacerando e sta toccando nel profondo anche la mia sensibilità». Amareggiato e scioccato il principe Emanuele Filiberto di Savoia commenta lo scandalo che ha coinvolto il Savoia calcio in queste ultime settimane. 

La squadra, nata nel 1908, aveva adottato il simbolo e il nome della famiglia Savoia: «vedere associato quello stesso stemma all'infame marchio della camorra è motivo di grande inquietudine e sconforto». 

Per questo motivo il principe si fa oggi promotore di «un comitato per un riscatto morale che risollevi la società e i suoi tifosi dalle nubi che si sono addensate sul calcio a Torre Annunziata».

La vicenda  

Il 30 novembre 2021, il maxi blitz che portò all'arresto di una ventina di capi e affiliati del clan Gionta. Qualche settimana fa le prime dichiarazione sulla reale relazione tra il Savoia calcio e il clan camorrista. Da varie intercettazioni tra le moglie e i capi del clan, sarebbero emerse delle prove che mostrerebbero come il club fosse sotto scacco del clan: «i Gionta hanno imposto al Savoia di far giocare i figli degli affiliati» aveva dichiarato nel corso del suo interrogatorio Pietro Iezzo, ex reggente del clan di Torre Annunziata, oggi collaboratore di giustizia. E ancora: «i presidenti del Savoia hanno sempre pagato il pizzo al clan Gionta».

In carcere anche Felicio Ferraro, ex direttore sportivo del Savoia accusato di aver fatto da intermediario. «è stato lui a consegnarmi 10mila euro per conto del Savoia». 

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Il comitato

«Mi sono fatto promotore di un comitato che tiri le fila di un nuovo progetto imprenditoriale capace di dare impulso ad una nuova avventura umana e calcistica e soprattutto di restituire dignità a quel simbolo e alla sua storia. Chiarisco che non si tratta di un comitato finanziatore, ma solo di personalità che avranno il compito di supportare questo progetto». Così il principe schiera in campo al sua nuova squadra, composta dal dottor Nazario Matachione, da poco sciolto dalle accuse di corruzione dopo 9 anni di processi e 70 giorni a Poggioreale.

Il principe lo sceglie per le sue «capacità imprenditoriali» e in quanto sia «rimasto nel cuore dei tifosi per tutto quanto ha dato durante il periodo della sua gestione».

L'ingegnere Roberto Passariello «esperto in certificazioni internazionali per la tutela dei consumi e prommotore della lotta al doping e dello sport pulito». Ancora, il dottor Marco Limoncelli «noto esponente del mondo bancario e finanziario». L'avvocato Elio D'Aquino, infine, «perchè ci dia un contributo a creare un parterre di personalità istituzionali del territorio idonee a garantire che questo progetto nasca nella massimo trasparenza e legalità e tenga lontano le ombre scure della camorra e della criminalità». 

Auspica a una rinascita, principe Emannuele Filiberto, un futuro nuovo costruito nel presente. Conclude infine: «io spero di poter dare un umile contributo perchè il futuro del Savoia Calcio ritrovi luce, spensieratezza ed entusiasmo».

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