Polveriera Giugliano, Palma:
«Subiamo minacce nell'indifferenza»

Polveriera Giugliano, Palma: «Subiamo minacce nell'indifferenza»
di Ferdinando Bocchetti
Lunedì 5 Aprile 2021, 11:28
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«Il Giugliano sarà regolarmente in campo nella gara di recupero in programma dopodomani sul campo del Monterosi». Lo ha riferito Giovanni Palma, presidente del club gialloblu finito nei giorni scorsi nel mirino del tifo organizzato. Il numero uno della società giuglianese aveva denunciato - in una nota diramata due giorni fa - "di aver subito minacce da parte degli ultras, che per due giorni di seguito hanno impedito ai calciatori di allenarsi". I fatti sono stati denunciati alle autorità competenti. La squadra, intanto, si è allenata regolarmente nella giornata di ieri.

Il patron del Giugliano, a 48 ore dati fatti, non recede dalla sua posizione e, come preannunciato due giorni fa, conferma che il titolo sportivo è a disposizione del sindaco della città. «Non farò fallire il club - spiega Palma - e garantirò tutti gli impegni da qui alla fine della stagione. Quel che è accaduto è di una gravità inaudita e andrò fino in fondo con le denunce. Abbiamo subito di tutto nel corso degli ultimi due mesi. Non so cosa ci sia dietro: se antipatia verso la mia persona o volontà di favorire qualcuno.

Quel che è certo - prosegue - è che abbiamo tutte le possibilità per salvarci con 13 gare ancora da giocare. Come presidente ho investito 200 mila euro e acquistato calciatori di livello: Camara, Abonckelet, Celestine, Pepe, Conte e tanti altri. Negli ultimi giorni avevamo chiuso anche per altri due calciatori, Simonetti e Esposito, ma quel che sta accadendo ha indotto i giocatori a rifiutare in extremis».

Poi l'affondo: «Abbiamo subito pressioni fortissime un mese e mezzo affinché esonerassi il vecchio allenatore Imbimbo. Sono state esplose bombe all'esterno dello stadio, poi ci hanno impedito di allenarci e intimato di mettere il titolo sportivo nelle mani del sindaco. Un dirigente è stato aggredito. Prima ancora alcuni pseudo tifosi si erano travestiti da steward ed erano riusciti ad accedere al campo. Sfido chiunque a lavorare in un clima del genere. Dalle autorità politiche cittadine finora nessun segnale - conclude Palma - Nemmeno un gesto di solidarietà». 

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