Il Savoia ko, Cassino corsaro al Giraud:
«Squadra forte, ma aspettative eccessive»

Il Savoia ko, Cassino corsaro al Giraud: «Squadra forte, ma aspettative eccessive»
di Raffaella Ascione
Domenica 16 Maggio 2021, 19:55
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Al Giraud passa il Cassino, che impone al Savoia la seconda sconfitta della gestione Ferraro. Il blitz – firmato Ricamato (foto Asd Cassino Calcio) – fa scivolare i bianchi al quinto posto in classifica, ad una lunghezza dalla Nocerina.

Gara beffarda, condita da una considerevole mole di palle gol fallite e da due episodi dubbi nell’area laziale che hanno scatenato le proteste degli oplontini. Savoia pericoloso al quarto d’ora con Badje, innescato da De Rosa: perfetto il controllo, velenoso il sinistro, che sin infrange però sul palo. Cassino in vantaggio al primo affondo. Corre il 24’, quando Vitiello va via a Cipolletta, vede e serve Ricamato, che insacca a tu per tu con Esposito. Proteste dei padroni di casa cinque minuti più tardi per un intervento duro in area ai danni di Badje: tutto regolare per il direttore di gara. De Rosa ci prova dalla distanza ma non inquadra la porta per questione di centimetri; stesso esito per la conclusione di Caso Naturale del minuto 34. Cocorocchio – per i laziali – va al tiro dalla distanza ragguardevole, ma per Esposito è ordinaria amministrazione.

Nella ripresa, il Savoia spinge costantemente alla ricerca del pari. Al 21’, un ispirato Badje pesca in area Sorrentino che fa da sponda per Caso Naturale: poderoso l’intervento di Del Giudice a sventare la conclusione a botta sicura dell’attaccante. Ancora proteste dei bianchi al 27’, con Cipolletta che lamenta un colpo dall’estremo difensore ospite: di diverso avviso l’arbitro. La gara s’infiamma alla mezz’ora: prima Giglio manca di un nulla il raddoppio con una staffilata dal limite, poi l’intervento sulla linea di porta a sventare la conclusione di Correnti, quindi l’occasione fallita dagli ospiti con Raucci. Inutile il forcing finale, con Mekki che ci prova nel finale senza però incidere.

Il primo a passare per la sala stampa, nel post partita, è il consulente sportivo Emanuele Righi: «Voglia e generosità non sono mancate, ma pecchiamo un po’ di lucidità. È una stagione sfortunata: il palo di Badje nel primo tempo credo sia lo specchio dell’intera annata, oltre che della gara. Se quella palla fosse finita in rete, credo avremmo assistito a un altro tipo di partita. Meritiamo tutti qualcosa in più, dallo staff tecnico a chi lavora per questo club, ma più di tutti lo merita la società. Ci tengo a sottolineare che trovare una proprietà del genere non è facile nell’intero panorama nazionale. Parlo di puntualità, precisione, organizzazione. Questa non è una società di Serie D, qui siamo a livelli altissimi. Lavoriamo e veniamo trattati come professionisti. Fa rabbia non aver sfruttato i risultati delle dirette concorrenti per i playoff, se non altro pur perdendo non abbiamo perso terreno».
Quindi, un’analisi più ad ampio raggio: «Credo che il nostro stemma pesi sulla maglia e mi permetto di dire che questa squadra è partita a inizio anno con tante responsabilità sulle spalle, probabilmente troppe.

Credo sia stato venduto un prodotto eccessivo rispetto al valore reale. Siamo certamente una squadra forte, ma che non avrebbe potuto certamente ammazzare il campionato. È stato commesso l’errore di pensare di aver vinto prima di giocare e questo è certamente un punto di partenza per crescere e per costruire qualcosa di importante. Dobbiamo imparare a non dare nulla per scontato. Stiamo lavorando su questo. Mister Ferraro ha dato tanta serenità ai ragazzi. La squadra è diventata un gruppo».

Adesso pensiamo a raggiungere i playoff, poi passo dopo passo vedremo dove arriveremo. A me della questione stadio interessa relativamente, non mi compete. Posso solo dire che l’impianto di gioco non può essere un alibi per i calciatori e questo deve essere chiaro».

Savoia ancora in campo con la terza maglia, quella arancione: «Maglia bianca? Sono io che temporeggio e me ne assumo la responsabilità. È una maglia importante, prestigiosa e al momento non siamo ancora pronti a indossarla».

Quindi mister Ferraro: «Abbiamo fatto una buona gara. La sconfitta è assolutamente immeritata. Avremmo dovuto evitare la disattenzione difensiva che ci è costata il gol, però alla squadra ho poco da rimproverare. Eravamo con gli uomini contati soprattutto in attacco, ma sono contento della prestazione del gruppo e dei giovani. Nella ripresa abbiamo dimostrato di volere fortemente il pareggio, purtroppo la palla non è voluta entrare».

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