La Turris presenta Sandomenico e Romano,
Colantonio blinda Fabiano

La Turris presenta Sandomenico e Romano, Colantonio blinda Fabiano
di Raffaella Ascione
Domenica 9 Agosto 2020, 09:19
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Presentazioni ufficiali per Romano e Sandomenico, poi un chiarimento essenziale: densa di spunti e contenuti, quindi, la prima conferenza indetta dalla Turris, neopromossa in serie C.

Il chiarimento riguarda mister Fabiano ed arriva direttamente dal presidente Antonio Colantonio: verte, naturalmente, sulle voci che avevano preso a diffondersi circa l’interesse del club per altri profili (sarebbe stato avviato un sondaggio, in particolare, per l’ex Casertana Ciro Ginestra). «Nella vita privata ognuno incontra chi crede – spiega il presidente corallino – ma una cosa è certa: io non torno indietro. Fabiano è l’allenatore della Turris e non si comincerà se non con lui. Questa è la nostra certezza: poi si sa, l’allenatore eterno non esiste, ma questo è un altro discorso».

Quindi un riferimento alla questione stadio ed alla disperata ricerca – del mese scorso – di un impianto da indicare in deroga. «Quella di rinunciare alla C non era una minaccia – continua Colantonio – ma una opzione concreta nel caso non si fosse riusciti a trovare la soluzione che invece, fortunatamente, abbiamo trovato. Un Partenio per tre? Abbiamo naturalmente avuto tutte le garanzie del caso circa la praticabilità della pista irpina, ma si tratta in ogni caso di una soluzione solo formale, dal momento che siamo in attesa che venga rilasciato il certificato del sintetico. I test di laboratorio hanno dato esito positivo, attendiamo solo il materiale rilascio del certificato. Tengo a ribadire il mio personale ringraziamento al sindaco Palomba, che non ha mai fatto un solo passo indietro nella frenetica corsa dello scorso mese. Mi spiace solo che Torre del Greco sia stata costretta a mendicare, ad elemosinare ospitalità: abbiamo subito una grave mortificazione che, lo prometto, resterà un ricordo. Lavoriamo e lavoreremo affinché la Turris da qui in avanti susciti e riscuota solo un enorme rispetto. Da tutti, a qualsiasi livello».

Il patron corallino resta abbottonato quando il discorso si sposta sul mercato. «Le domande sulle trattative bisognerebbe farle al direttore Primicile, è lui che se ne occupa. Io voglio essere informato solo quando si arriva al sodo. Werkhoven? La sua vicenda mi lascia perplesso. Dagli ultimi sviluppi non mi pare ci siano comunque grossi margini per pensare ad una fumata bianca».

Due le novità destinate ai tifosi. La prima riguarda l’apertura di uno store ufficiale proprio all’interno dello stadio Liguori. «Se ne sta occupando il vicepresidente Vincenzo D’Oriano – conferma Colantonio – ed a breve annunceremo tutti i dettagli». Poi la stuzzicante idea di un’amichevole di lusso, anche per inaugurare a dovere il “nuovo” Liguori. «La organizzeremo – ammette Colantonio – ma anche di questo si sta occupando Primicile. Per quanto mi riguarda, posso solo dire che ho un gran bisogno di rivedere la nostra squadra in campo, di godermi i tifosi sugli spalti e di sentire i nostri ultrà cantare ed incitarci. Sono uno spettacolo e non capirò mai perché qualcuno si ostini ad etichettare in un certo modo la nostra tifoseria. I tifosi sono la nostra forza».
Quindi un messaggio alla città. «Sponsorizzazioni? Procedono bene, ma per il momento per l’80% arrivano da fuori Torre. Mi aspetto tanto dalla città, specie quando lanceremo la campagna abbonamenti, mi auguro si risponda “presente” a quest’atto di fede nei confronti della Turris».

Da ultimo, un pensiero per l’indimenticato Vincenzo Strino (ieri, 8 agosto, era il suo compleanno): «Ci sono persone che segnano la storia. Non ho avuto il piacere di conoscerlo ma quando si parlava di Enzo Strino era come dire Turris».

Conferma la priorità accordata alla piazza corallina, l’esterno offensivo Salvatore Sandomenico. «Volevo Torre – conferma – e l’ho detto a chiare lettere al mio procuratore. Perché? Per questa società, per la sua serietà, e naturalmente per mister Fabiano, che per me è un secondo padre. Quando ho vissuto drammi personali è stato lui il primo a cui ho telefonato». Sul campionato è categorico l’ex Avellino. «Per spessore, blasone e fascino sarà una B2: ci sarà da correre e lottare e dovremo badare a far subito i punti necessari per la salvezza, perché recuperare in ultimo potrebbe esser difficile, poi potremo anche divertirci. In C vince chi corre di più, l’esperienza della Reggiana lo conferma. E poi con il pubblico di Torre potremo contare, specie in casa, su una spinta fondamentale. Modulo? Preferisco il 4-3-3, ma mi adatto senza problemi al 4-4-2».

Annunciato a metà luglio, Antonio Romano è stato il primo volto nuovo a sposare il progetto Turris. «Non ho voluto attendere – spiega il centrocampista – perché quando un calciatore sente un interesse autentico nei suoi confronti capisce che non c’è altro da aspettare. Ci aspetta un girone di ferro: quest’anno, ancor più delle stagioni precedenti, non bisognerà mai abbassare la guardia. Cosa mi porto dietro dei ritiri col Napoli? Sicuramente un’importante esperienza umana. Sul piano tecnico ho provato a catturare il più possibile dal mio idolo, Marek Hamsik».
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