Ripescaggio in C, niente deroghe:
il Consiglio spezza le speranze del Savoia

Ripescaggio in C, niente deroghe: il Consiglio spezza le speranze del Savoia
di Raffaella Ascione
Martedì 4 Agosto 2020, 18:01
3 Minuti di Lettura
Si è svolto quest’oggi – start alle ore 12 – il Consiglio Federale, chiamato (tra le altre cose) a votare i criteri per l’eventuale integrazione degli organici nei campionati professionistici.

Il presidente Gabriele Gravina (foto sito ufficiale Figc) ha aperto i lavori «ricordando un protagonista assoluto del calcio italiano purtroppo scomparso nelle ultime settimane come Sergio Vatta. Il Consiglio ha dedicato un momento di raccoglimento anche per i giovani calciatori Alina Seeber e Luca Iannamorelli». Il numero uno della Figc ha subito dopo relazionato «i consiglieri in merito al tema dei protocolli per le categorie dilettantistiche, sul quale la FIGC è in costante rapporto con il Governo e il CTS per arrivare ad una stesura che consenta il riavvio dell’attività di base».
Quindi il tema caldo, quello relativo alle «procedure di riammissione ai campionati professionistici di Serie A, B e C».

Brutte notizie per il Savoia, dal momento che «il Consiglio ha approvato, in linea di continuità con la passata stagione, i criteri per le procedure delle eventuali riammissioni e degli eventuali ripescaggi nei campionati di Serie A, Serie B e Serie C, nonché il regolamento per le sostituzioni per le neopromosse dalla Serie D che risultassero rinunciatarie o non ammesse».
Dunque, a dispetto delle speranze nutrite alla vigilia dall’intero ambiente biancoscudato, non è stata proposta né discussa – tantomeno votata – alcuna deroga in chiave infrastrutturale: i requisiti richiesti ai fini del ripescaggio in terza serie ricalcano quelli già in vigore nella passata stagione. Il Giraud taglia dunque fuori il Savoia in chiave ripescaggio: un epilogo ragionevolmente prevedibile, a dispetto delle speranze ostinatamente alimentate. Sembra destinata a sfumare anche la speranza legata alla sostituzione del rinunciatario Campodarsego: non subentrerebbe l’Ostiamare, prima nella speciale graduatoria ripescaggi, ma il Legnago, che ha chiuso il campionato al secondo posto nel girone C, alle spalle proprio della compagine padovana.   

Modifiche regolamentari - «Su richiesta della Lega Pro, il Consiglio ha approvato la cancellazione della competizione denominata Coppa Italia di Serie C per la stagione sportiva 20/21».

Date attività agonistica ufficiale stagione sportiva 20/21 per i Campionati Nazionali – «Preso atto delle proposte delle Leghe (19 settembre per la A, 26 per la B e 27 per la C), il Consiglio ha dato delega al presidente federale d’intesa con i vice presidenti, atteso lo sviluppo dei calendari studiati dalle rispettive Leghe».

Serie C e protocollo sanitario – A margine del Consiglio, è intervenuto il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. «Oggi in Consiglio federale ho posto il tema del protocollo sanitario, dei ritiri delle squadre, della mancata possibilità per i club di effettuare i provini per i giovani calciatori (questo è un periodo decisivo che si ripercuoterà negativamente sul futuro) e dell'apertura al pubblico degli stadi. Il presidente Gravina porrà i temi sul tavolo delle autorità governative competenti. Per noi della Serie C il danno è notevole, se si dovesse congiungere con la mancanza di sponsor sarebbe insopportabile. Non ci si costringa a gesti pesanti, già veniamo da mesi di sofferenza. Abbiamo, altresì, bisogno di interpretazioni corrette sulla CIG in deroga da parte dell’INPS relativamente all’iter di erogazione e a come vadano calcolati gli importi. Troppe incertezze non sono utili a sorreggere il calcio di terza divisione, il calcio dei comuni d’Italia. Nel corso del Consiglio federale sono stati approvati i criteri per le riammissioni e i ripescaggi. Siamo consapevoli che non sarà una stagione sportiva ordinaria, noi dobbiamo rafforzare la mission giovani e tagliare i costi. Oggi, è tutto diverso rispetto a prima del Covid-19. Al governo, diciamo che abbiamo bisogno del credito di imposta per tenere una parte degli sponsor, non abbiamo alternativa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA