Stretta di mano tra Franceschini e i legali della holding «Casa Reale s.p.a.»: svolta per il Savoia calcio

L’ora x è per mercoledì sera alle 19

Nella foto, l'avvocato Carmine Romano, Riccardo Franceschini e NazarIo Matachione.
Nella foto, l'avvocato Carmine Romano, Riccardo Franceschini e NazarIo Matachione.
di Maurizio Sannino
Lunedì 14 Novembre 2022, 22:32
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Da una parte il principe Emanuele Filiberto di Savoia che annuncia in un comunicato emesso in serata le prime iniziative e parla già da nuovo presidente del Savoia calcio. Dall’altra Gennaro Scognamiglio, il presidente tifoso al subentrato al patron uscente Mario Pellerone ha affidato il titolo in attesa che subentri la nuova società, che parla ancora di contatti inesistenti con la Holding, e che paventa entro giovedì, in assenza di telefonate, la consegna del titolo alla lega nazionale dilettanti.

Sullo sfondo, l’incontro di questa mattina che di fatto con la stretta di mano tra le parti, conferisce all’intera vicenda le caratteristiche della classica svolta tanto auspicata dall’intera città.

Con l’accordo sancito tra i legali di Riccardo Franceschini e della “Holding casa reale S.p.a, si passa ora alla fase cruciale, quella decisiva, il passaggio del titolo dalle mani di Scognamiglio alla holding guidata da Emanuele Filiberto. L’ora x è per mercoledì sera alle 19 a Torre Annunziata.

«A poche ore dal perfezionamento dell’accordo che mi vedrà  protagonista  del nuovo progetto, calcistico – attacca il principe Emanuele Filiberto di Savoia -  annuncio alla città, e ai tifosi che ho deciso di assumere direttamente la presidenza del Savoia calcio con un gesto di responsabilità di impegno ma anche moto nel cuore.

La città di Torre Annunziata – continua - mi ha contagiato. Mi hanno contagiato i suoi calorosi cittadini, gli appassionati tifosi e gli sguardi di quei tanti giovani, in cui ho letto il desiderio di riscatto. Il Savoia merita di tornare  ai suoi fasti nel rispetto di una grande tradizione e intorno alla squadra una intera città deve stringersi in un sussulto di orgoglio e di senso di appartenenza perchè non possiamo dimenticare che Torre Annunziata ha dato i natali a tante personalità illustri nel mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo e dello sport. Oggi è giunto il momento di scuotere sentimenti, sopiti e di gridare insieme forza Savoia. Da oggi io mi sento anche cittadino di Torre Annunziata».

Arriva poi il momento degli annunci. E il primo è una vera e propria dichiarazione d’amore verso la tifoseria: «Come primo gesto, non solo simbolico- annuncia il presidente - mi impegno a farmi promotore presso gli organi preposti della prefettura di una vibrante protesta per una ingiusta inspiegabile e irragionevole esclusione della nostra tifoseria da alcune trasferte. Dovremo inoltre provvedere al più presto al rafforzamento della squadra e a quant’altro servirà per  rilanciare un progetto che deve diventare vincente. Se avremo pazienza sono sicuro che ce la faremo a dispetto dei soliti provocatori di mestiere che ci stanno avversando. Desidero ringraziare il dottor  Matachione la cui esperienza si sta rivelando determinante per la realizzazione di questo ambizioso progetto. E che non a caso sarà presidente onorario del Savoia. Calcio. Lui e tutta l’equipe di seri professionisti che fanno parte dell’assetto societario, e manageriale sono il motore di questo programma di rinascita. Vorrei esprimere  la mia gratitudine, al dott. Giovanni Acanfora (patron di Givova) che ci ha consentito anch’egli di concretizzare il nostro progetto».

Il nuovo presidente onorario del Savoia Nazario Matachione, non le manda a dire a Scognamiglio e soci: «Abbiamo chiuso – attacca Matachione - con Riccardo Franceschini, come preannunciato. Ho appreso di un comunicato che segue la precedente linea, ma era fatto notorio che si trattasse di una unica cosa. Chi ha suggerito di prendere il titolo? Dove andate giovedì? In lega? Venite piuttosto mercoledì per la consegna della squadra a chi può mantenerla e portare avanti un progetto. Fino alla fine- chiosa Matachione-  sono stati adottati pessimi atteggiamenti. Una tristezza. Sperando che non inventino qualche altro espediente, giovedì si parte».

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