Al Jazeera al Jambo-1
per raccontare Maradona

Al Jazeera al Jambo-1 per raccontare Maradona
Sabato 11 Giugno 2022, 17:14 - Ultimo agg. 18:37
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Il centro commerciale Jambo1, bene confiscato alla criminalità organizzata, è stato presente con il legale rappresentate Salvatore Scarpa all’anteprima mondiale del docufilm «Maradona, uno scugnizzo di Napoli» di Mohamed Kenawi prodotto da Al Jazeera e Domino Film. Un documentario sull’esperienza del fotoreporter del Mattino Sergio Siano che dagli anni ’80 con la sua macchina fotografica ha iniziato a raccontare le imprese di Diego seguendolo a bordo campo e in giro per la città. Il docufilm sarà distribuito in tutto il mondo a partire da ottobre. 

Sul centro commerciale Jambo1 di Trentola Ducenta, infatti, sono stati puntati i riflettori internazionali dopo la mostra fotografica “Diego Armando Maradona: il riscatto di una città attraverso lo sport”, con gli scatti proprio di Sergio Siano e a cura di Yvonne De Rosa, founder e art director di Magazzini Fotografici, mostra allestita negli spazi del centro commerciale confiscato alla criminalità organizzata. La rassegna, aperta al pubblico gratuitamente per oltre sei mesi, con oltre 30mila visitatori, è stata visitata dalla troupe televisiva di Al Jazeera, giunta in Campania per la realizzazione del documentario sul Pibe de oro. 

 

Regista ed operatori della rete satellitare televisiva del Qatar sono stati accolti da Scarpa, De Rosa e Siano che hanno mostrato agli inviati qatarioti le 149 foto che ripercorrono i momenti salienti della carriera napoletana del campione argentino, spiegando loro soprattutto il motivo di carattere sociale legato a Dieguito e che ha portato all’organizzazione della mostra.

Il materiale girato è stato utilizzato per la realizzazione del documentario che sarà uno dei punti di forza del palinsesto invernale della tv. «Sono particolarmente soddisfatto - ha dichiarato Scarpa - per l’attenzione che ci ha riservato Al Jazeera. Arrivare a diffondere, grazie alla mostra su Maradona, il messaggio di legalità e di riscatto sociale di cui mi faccio portavoce attraverso la politica che attuiamo al Jambo, è motivo di orgoglio personale e di compiacimento per tutto il team che ha partecipato alla realizzazione di questo lavoro».

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