Albania-Italia, il marchio del Napoli: tre azzurri titolari dopo 31 anni

L'ItalNapoli trascina la Nazionale e mette il sigillo sul successo in Albania

Giovanni Di Lorenzo esulta col pancione dopo il gol
Giovanni Di Lorenzo esulta col pancione dopo il gol
di Pino Taormina
Giovedì 17 Novembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 14:05
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L'ItalNapoli trascina la Nazionale e mette il sigillo sul successo in Albania: dopo 31 anni tornano a essere tre i titolari azzurri con la Nazionale in campo dall'inizio. Il 12 ottobre del 91, a Mosca, contro l'Urss c'erano in campo Ferrara, Crippa e De Napoli, stavolta a Tirana, nell'inutile amichevole con l'Albania, ci sono Meret, Di Lorenzo e Raspadori. Nessuno dei tre ha fatto la comparsa. E persino un ex tecnico del Napoli, quel Reja protagonista di due indimenticabili promozioni con gli azzurri. Per Meret, dopo 5 anni di convocazioni, è la prima volta in campo dal primo minuto al posto di Donnarumma: Mancini gli aveva promesso che sarebbe successo, ma Alex era certo che avrebbe difeso i pali in Austria, e non ieri sera. E invece, no. Con Di Lorenzo esterno a centrocampo in un 3-4-3 che lo porta spesso a dare sostegno anche ai difensori e Raspadori là davanti a tutti, in un duello a distanza con Broja che pure era un altro pupillo di De Laurentiis.

Per Alex Meret davvero è la ciliegina sulla torta: il destino davvero gioca a dadi, qualche volta.

Meret sembrava indirizzato verso l'oblio, questa estate. Poi il cambio di strategia, anche per le difficoltà ad arrivare a Navas. Il ruolo di titolare, intoccabile, con il Napoli (Sirigu non gioca neppure le briciole) e adesso Mancini che gli concede il ruolo di titolare. Con Donnarumma in panchina. È la prima volta, un evento. Meret, Raspadori e Di Lorenzo sono il simbolo del Napoli che domina e che sogna di trascinare in alto pure la Nazionale. Meret, peraltro, non può molto sul colpo di Ismajli mentre per è decisivo prima su Kumbulla poi per due volte su Roshi.

Giovanni Di Lorenzo continua il suo momento d'oro: Robocop, il capitano del Napoli prende in mano anche le fortune di questa Italia triste e realizza il gol dell'1-1 che poi è il terzo della sua carriera con l'Italia dopo quelli con Lituania e Svizzera. Non poteva che fare gol uno del Napoli, visto il clima di depressione che si respira attorno all'Italia. E Di Lorenzo, dopo la rete, svela anche di aspettare un altro figlio dalla moglie Clarissa (nascerà in primavera), mettendo il pallone sotto la maglia.

Giacomo Raspadori, nel frattempo, si dà un gran da fare, con Zaniolo e Grifo, va anche la tiro pericolo: nell'Arena Nazionale c'è un bel clima di festa, d'altronde arriva l'Italia. Ed è bello che sia proprio una magia di Jack che va via a Kumbulla vincendo il rimbalzo, vede con la coda dell'occhio Grifo e gli serve un pallone che l'italo-tedesco non può fallire. Ma per Raspadori è un assist straordinario. Come quello per Zaniolo, che prende il palo. Pafundi, genitori napoletani, gioca 4 minuti e diventa il più giovane esordiente azzurro degli ultimi 100 anni. Coi suoi 16 anni, 6 mesi e 2 giorni. 

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