Anguissa, l'ago del centrocampo
che pende verso la vittoria

Anguissa, l'ago del centrocampo che pende verso la vittoria
di Gennaro Arpaia
Venerdì 20 Maggio 2022, 07:03 - Ultimo agg. 21 Maggio, 07:48
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Non solo Kvaratskhelia, la seconda notizia di mercato dell'estate è già arrivata, ancora una volta dalla bocca di Aurelio De Laurentiis. «Chi ci sarà con noi a Dimaro? Anguissa sicuramente» le parole del patron azzurro nella conferenza di presentazione del ritiro. Una conferma che è una notizia: il camerunese era arrivato sul finale della scorsa estate in prestito, ora il Fulham dovrà accettare il riscatto azzurro che lo trasformerà in un napoletano a tutti gli effetti.

Il club inglese lo aveva lasciato andare un anno fa, oggi - dopo al promozione record in Premier - lo avrebbe ripreso molto volentieri. Ma non sarà così. Il Napoli ne tratterà a stagione finita il riscatto, serviranno circa 15 milioni di euro, un investimento che è anche un'occasione di mercato: nel 2018 gli inglesi lo avevano acquistato dal Marsiglia per 25 milioni, oggi il valore di mercato già supera i 30. Di fatto, il club di De Laurentiis si ritroverà tra le mani l'ennesimo gioiello scovato tra le occasioni che il mercato concede ogni anno. 

Ma il riscatto in via definitiva di Anguissa non è solo questione di occasioni.

Il centrocampista azzurro è stato, secondo i numeri, uno dei calciatori più rilevanti dello scacchiere di Spalletti nella stagione che si concluderà domenica. Delle 21 partite in cui ha giocato dal primo minuto in campionato, il Napoli ne ha vinte ben quindici, sconfitto solo in tre occasioni, ma soprattutto ha saputo segnare 41 reti subendone solo 15. Praticamente 0,7 gol subìti per partita. Numeri che si capovolgono nelle quattordici partite in cui Spalletti non ha potuto schierarlo o lanciarlo tra i titolari: sole sei vittorie con quattro sconfitte e soprattutto 17 gol incassati: più di un gol (1,2) per ogni partita senza lui. Anguissa ha dimostrato anche di essere l'unico elemento della metà campo a non soffrire i cambiamenti: indispensabile nel 4-3-3 o 4-2-3-1.

La notte contro il Barcellona al Maradona è il suo più grande rimpianto, con i guai fisici - troppi quelli di quest'anno - che lo avevano messo ko. Anche in Europa senza di lui il Napoli ha fatto fatica: tre sconfitte e una sola vittoria con 2,75 gol di media subìti. Troppi. Il suo rendimento sempre ad alti livelli è sembrato venire meno solo nel finale, a cavallo tra le partite clou contro Roma e Empoli: lo sforzo ravvicinato per la Coppa d'Africa e soprattutto il Ramadan rispettato ad aprile hanno pesato sulle sue prestazioni. Poco male per Frank che si gode già i suoi giorni liberi con gli amici al sole di Posillipo e si fa coccolare da Napoli appena può. Pronto a correre dal nuovo anno, ancora con l'azzurro addosso. 

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