Bologna-Napoli, la pagella: lampi di Kvaratkshelia, giallo amaro per Kim Min-Jae

Bereszynski annulla Barrow, Zerbin sbaglia tanto

Juan Jesus, Rahamani, Osimhen, Simeone e Kvara a fine partita
Juan Jesus, Rahamani, Osimhen, Simeone e Kvara a fine partita
Giuseppe Taorminadi ​Pino Taormina
Domenica 28 Maggio 2023, 23:00 - Ultimo agg. 30 Maggio, 07:33
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Thiago Motta conserva quelli bravi alla fine ed è fortunato che nel frattempo il Bologna non è andato a picco per le tante occasioni sprecate. Fa sempre male essere rimontati così, ma fino a un certo punto. Gara che ha un momento di svolta: il 66’, quando escono Osimhen e Kvara ed è evidente che il Napoli è come se si trovasse senza fari nella notte buia. Non importa a nessuno questo 2-2 ma perplessità per il modo con cui Zerbin e soprattutto Olivera hanno affrontato l’impegno, con il terzino imbarazzato come se fosse al primo giorno di scuola e non quasi l’ultimo. Ritmo assai blando per oltre un’ora, poi gli innesti dei padroni di casa invertono la rotta del match. Bene, finalmente, Berezszynski provvidenziale quasi sempre e pure bravo negli assist. I gol di Osimhen sono la prova di quanto questo Napoli dipenda dal nigeriano. Bene Anguissa, non convince Gollini: il tiro di Sansone sul primo gol dei felsinei, sembrava poca roba. 

 

5,5 Gollini

Non impeccabile su un tiro per nulla micidiale di Sansone che apre alla rimonta del Bologna. Eppure aveva avuto una partenza discreta, sempre preciso e attento nelle tante conclusioni che lui controlla sempre con semplicità.

Non ha colpe sul secondo gol, anche se pure lui non governa ogni mischia. 

6,5 Bereszynski

Barrow trova pochissimo spazio. Stavolta è disciplinato nel tenere la linea, poche le sgroppate offensive, l’inedito asse di destra con Zerbin non apre falle soprattutto per merito suo: fa un assist per il 2-0 di Osi degno di Pirlo. Scivolata-show in anticipo e mette in fuorigioco Sansone al 96’.

6 Rrahmani

Arnautovic è l’uomo da tenere a bada: fresco di rinnovo, il kossovaro dimostra la solita affidabilità, senza lasciare particolari spazi. Si addormenta, però, sulla ripartenza che porta il numero 9 a sfiorare il gol al 50’. Anche lui va un po’ in tilt quando il Bologna alza baricentro.

6,5 Kim Min-Jae

Esce sulla batteria dei tre trequartisti del Bologna, applicando con certezze inamovibili il solito dogma: accorcia-spezza-torna. Appena esce, la nave traballa. Unica pecca: il giallo che gli farà saltare la passarella finale con la Samp causa squalifica.

5 Olivera 

S’addormenta sul gol di Ferguson, non si accorge che è lì piazzato alle sue spalle Un paio di diagonali alla ‘Mario Rui’, qualche buona sovrapposizione con Kvaratskhelia e pochi problemi nel confronto con Aebischer. Ma appena si prende troppa confidenza, perde palla. Deve badare al sodo, quando De Silvestri lo sfida a sportellate sbanda e si fa mettere sotto: ed è il 2-2.

6,5 Anguissa

Si prende le chiavi della mediana con la sua fisicità, mettendo in grande difficoltà sia Schouten sia Dominguez. Riesce ad abbassare il Bologna andandosi ad inserire tra difesa e mediana rossoblù: lui è tante cose tutte assieme ed è uno dei pochi che crede davvero che non sia un’amichevole. 

6 Lobotka

Gestisce i ritmi di una partita di fine stagione: riesce sempre a trovare il giusto timing, tiene a bada il pressing, non sbagliando mai un tocco, nonostante la doppia pressione che si trova spesso in uscita.

5,5 Zielinski

Gioca più alto rispetto ai due centrocampisti, ragiona quasi da trequartista e guida anche il pressing offensivo, cercando di giocare tanto con l’imbucata.

5 Zerbin

Sbaglia tanto, non tutto. Ma comunque troppo. Cambiaso non deve fare particolare fatica.Qualche errore tecnico dimostra la differenza di livello con gli altri compagni di fase offensiva. Qualche buon cross e una diligenza importante dal punto di vista difensivo. Ha pure occasioni per far gol.

7,5 Osimhen

Terza doppietta della sua stagione, 25 gol in A. Un gol così facile neppure se lo sarebbe immaginato gol numero 24 in campionato è un grazioso regalo di Skorupski che, di fatto, gli fornisce un assist meraviglioso. La sua partita è di lotta su Lucumì e Bonifazi cercando tanto la profondità.

6 Kvaraskhelia

Bastano pochi lampi per mettere scompiglio nella difesa del Bologna, a Posch e a Schouten quando va a dare una mano. Sempre pericoloso, cerca la giocata anche per arrivare ad un gol che manca da due mesi. Pure lui sbuffa al momento del cambio.

5,5 Simeone

Medel lo attacca quasi sempre altissimo, lo costringe a girargli attorno e quando prende giri così larghi è faticoso anche fare da sponda agli innesti di quelli sulla linea mediana: è nervoso, si vede. Ed è paradossale che da prima punta commetta più falli di quelli che invece subisce. Finale di stagione in netto calo. 

5,5 Raspadori

De Silvestri deve evitare di fargli fare gol e invece è quello che fa il gol. Sbadato da quella parte c’è poco da fare, vero ogni tanto fa partire dei lanci non di poco conto, ma si vede che si sente smarrito a partire così lontano dalla porta. Sprinta poco e cerca sempre la giocate semplice, quasi fosse a disagio. 

sv Juan Jesus

Pure Zirkzee gli fa venire il fiatone: vero che il bolognese ha delle motivazioni che il brasiliano si sogno in questo pomeriggio quasi estivo, però fa un certo effetto vederlo superato con questa agilità. In ogni caso, strano destino: ogni volta che entra, il Napoli si abbatte e prende gol. Stavolta, ben due.

sv Zedadka

Entra al 78’ e compreso il lungo recupero da brividi, gioca ancora altri venti minuti. Viene pescato da Raspadori in un bel lancio, non gli manca il coraggio, ma anche lui dovrebbe preoccuparsi anche della fase di copertura. E invece si lancia in avanti come un forsennato, aprendo praterie.

sv Gaetano

Poco, pochissimi minuti in campo giusto per timbrare il cartellino: rispetto alla gara con l’Inter, però, non ha l’occasione per lasciare il segno sul match. È uno di quelli che il nuovo tecnico dovrà soppesare bene: perché un’altra stagione di briciole di minutaggio non può permetterseli alla sua età.

6 Spalletti

Fa giocare tutti, non guarda ai gradi, non fa distinzione tra generali e tenenti: giusto così, fine stagione (e che stagione) ed è normale che andando a dare spazio a chi spazio non ne ha avuto, si possa anche incassare qualche prestazione negativa. Resta negli occhi l’imbarazzo della squadra quando non si sono Osi, Kvara e Kim e che concede ripartenze su ripartenze, con un tridente ormai totalmente Osimhen-dipendente.

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