Cagliari-Napoli, Lozano è una furia
ma Fabian non riesce più a incidere

Cagliari-Napoli, Lozano è una furia ma Fabian non riesce più a incidere
di Pino Taormina
Lunedì 4 Gennaio 2021, 07:00 - Ultimo agg. 07:07
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Inviato a Cagliari

Cuore saldo. Anche quando si ritrova con il Cagliari sull’1-1, il Napoli non perde tempo a battersi il petto e riprende il destino in mano. 30 tiri verso la porta del povero Cragno. La vera colpa della giornata è quella di tenere in vita i sardi dopo 45’ dominati. Perché il disagio dei rossoblù è lampante per via del buon giropalla, ma anche per un gioco tutto qualità, impeto e assalto, buone intenzioni e manovre avvolgenti, sia pure con il braccino del tennista quando si tratta di vedere la porta e buttare dentro questa palla, una buona volta. Ci riesce solo Zielinski ma è un dominio disarmante, raro da vedere in serie A, quello del Napoli. Dopo la rete di Joao Pedro, il Napoli straripa.  

 

6 OSPINA
Quasi mai chiamato in causa, non può intervenire in occasione della rete di Joao Pedro, frutto di un rimpallo e comunque il tiro è imprendibile. Pulito nelle giocate palla a terra perché Gattuso non vuole il rinvio e inizia il gioco quasi sempre con il tocco del colombiano. Con inevitabile batticuore. Ingiustificato, a dir il vero. 

7 DI LORENZO
Annulla Sottil, vincendo il duello alla grande, mostrando forza ed attenzione. Trovate le misure all’attaccante, inizia a spingere forte, fino ad azionare Zielinski per il gol del nuovo vantaggio azzurro. È sua la conclusione che porta al rigore. Cerca spesso il fondo per i cross e funziona l’asse sulla destra con Lozano. 

6 MANOLAS
Mezza follia al 35’ che concede al Cholito Simeone una palla gol quasi perfetta. Che cosa gli sia passato per la testa, difficile a dirlo. Poi, tiene bene il centravanti e disputa un secondo tempo ordinato anche perché a parte il lampo in occasione del gol, il Cagliari nell’area degli azzurri non ci entra quasi mai. 

6 MAKSIMOVIC
Non perfetto sul gol del pari di Joao Pedro. C’è, però, anche tanta sfortuna sul rimpallo anche se quando si gioca a sportellate è il caso di mostrare di più i muscoli. E in ogni caso il rinvio lascia a desiderare. Un’unica amnesia, però. Per il resto, gara molto ordinata, pulita. E con un altissimo livello di attenzione. 

6.5 MARIO RUI
Brutta sbavatura in apertura, quando Joao Pedro lo aggredisce e lui va quasi in bambola. Ma poi si raddrizza e anche velocemente, ritrovando una mentalità vincente. Tanti interscambi con Insigne, bella quantità anche di cross. Zappa va spesso in tilt con le sue sovrapposizioni. 

6 FABIAN RUIZ
Qualche appoggio errato in avvio, Gattuso gli chiede meno nella prima costruzione e più qualità nella seconda parte di campo. Operazione che fa salire il suo rendimento, ma non riesce ad incidere nonostante là nel mezzo Pereiro e Marin non sono affatto insidiosi. 

6.5 BAKAYOKO
Fa tutto quello che gli chiede Ringhio. Bravo a fare lo schermo nel 4-1-4-1 quando il Napoli ripiega, fa il primo play quando il Napoli gioca 4-2-3-1. Stringe bene il campo a Joao Pedro ed annulla le discese di Nandez per quasi tutto il match. Sotto il profilo tattico, una delle chiavi del match.

7 LOZANO
Una partita di grande impatto: fa espellere Lykogiannis dopo averlo mandato in bambola, approfitta della sponda di Ceppitelli per andare a segno, manda un segnale preciso a tutti i suoi detrattori, spiegando che i 50 milioni non erano buttati.

Settimo gol in Serie A, quello che chiude il match.

8 ZIELINSKI
Gara da incorniciare. Sempre con la testa nel match, non stacca un attimo nell’esser un pericolo costante per il Cagliari. Marin lo insegue sempre senza successo, di una qualità superiore nella raffinatezza e nel cinismo i due gioielli che spingono il Napoli alla vittoria in Sardegna.

7 INSIGNE
Una prestazione di una qualità impressionante, Zappa impazzisce nel seguirlo e coprirlo. Va su e giù tra esterno ed interno della fascia mancina, mette il sigillo su rigore, ma in precedenza tante giocate di altissimo livello. Nel primo tempo è sempre nel vivo dell’azione e ha il sacro fuoco dall’inizio alla fine.

6 PETAGNA
Zampata che regala il pallone del vantaggio a Zielinski, non bellissimo da vedere ma riesce in ogni caso a farsi vedere spesso tra Walukiewicz e Ceppitelli. Non vede mai la porta, però: fa fatica a centrarla, nonostante la gamba e la forza. Di occasioni ne ha, in ogni caso. Comunque, sopperisce con l’impegno costante. 

6 ELMAS
Chiaro, vederlo alle spalle di Lozano prima punta non significa tanto: è ancora alla ricerca della sua identità perduta con il coronavirus. In campo aperto non riesce mai a farsi pericoloso ma come trequartista riesce in ogni caso a gestire con ordine i pochi palloni che gli capitano tra i piedi. E si impegna nei recuperi. 

6 POLITANO
Si beve Ceppitelli e ha pure lui l’occasione per andare a segno ma Cragno dice no. Era forse meglio un po’ di altruismo. Si piazza sull’out di destra e continua a sostenere la spinta offensiva anche nei pochi minuti in cui viene gettato nella mischia. Con il Cagliari in dieci è ormai davvero come sparare sulla Croce Rossa.

sv GHOULAM
Anche se solo per una manciata di inutili minuti (peraltro l’arbitro non dà neppure un secondo di recupero) Gattuso decide di gettarlo nella mischia. Così, giusto per fargli timbrare il cartellino. Nel 4-3-1-1 con cui il Cagliari affronta il finale in dieci, l’esterno algerino avrebbe potuto essere agevolato dagli spazi.

sv LOBOTKA
Tre minuti al posto di Bakayoko, nulla ha fatto per mettersi in mostra e nulla c’era da fare per poterlo fare. Troverà lo spazio per far capire in che condizione è nella gara di Coppa Italia con l’Empoli, perché l’impressione è che continuerà a recitare la parte del rincalzo in questo campionato. 

sv RRAHMANI 
In effetti inizia a esserci un po’ di curiosità attorno a questo ragazzo che si prepara, tra sette giorni, al suo esordio dal primo minuto. Ha fatto un percorso evolutivo verso la linea a 4 di Gattuso dopo l’esperienza con Juric. Ha messo anche lui alle spalle il coronavirus e sotto il profilo fisico sembra davvero in buona forma.  

7,5 GATTUSO 
Cercava un nuovo inizio. Lo ha trovato puntando sul tradizionale 4-2-3-1 e imponendo un approccio aggressivo dall’inizio alla fine. È un Napoli che quando non gioca ogni tre giorni si vede. Il gol preso dai sardi è un caso isolato, la squadra lo segue con disciplina tattica e tecnica. Riesce ad innescare le ali nel modo giusto e legge la gara per consentire a Zielinski di esser devastante. Confortante vederlo senza più occhiali. 

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