Tanti bei nomi, da Deulofeu a Broja, da Sirigu a Barak, ma anche un bel po' di nodi da sciogliere. Le spine del mercato del Napoli non sono poche e soprattutto i nodi sono lì da tempo, prima o poi era scontato che il pettine li avrebbe raggiunti. Eccoci, dunque: Koulibaly e Fabian i due grandi interrogativi, mentre ormai Mertens e Ospina hanno il destino segnato (a meno che non arrivi l'improvvisa inversione a U). E poi quelli che dicono e non dicono, come Osimhen, Politano, Demme. Chiaro il Napoli ora deve fare i conti con questi pensieri tormentati e affrontarli come si deve. Ci sono problemi (non solo del Napoli) di natura economica che peseranno dannatamente sui progetti sportivi, si sa. Certo, intrigano nomi come quelli dell'albanese Broja e dello spagnolo Deulofeu così come alletta la garanzia di De Laurentiis di un Napoli sempre competitivo, sempre in lotta per le prime posizioni. Spalletti, per esempio, fino ad adesso ha benedetto ogni operazione e ogni passo fatto dal club: non è una questione di essere aziendalista o meno, ma semplicemente di comprendere le esigenze della società. Poi, chiaro, Lucianone in base alla squadra che avrà, pretenderà che De Laurentiis, con chiarezza, definisca l'obiettivo. Ma anche sugli addii di Mertens e Ospina non ha posto veti, non ha sbattuto i piedi: ovvio, non farebbe i salti di gioia se venisse venduto Koulibaly. Ma è consapevole che il senegalese è in vendita ed è in scadenza. Lo sa da quando ha firmato con il Napoli nel maggio del 2021. Quindi tutto può succedere.
Ramadani e il Napoli non si sono ancora incrociati. Segno che Koulibaly non ha offerte ma solo scontati corteggiamenti: la strategia degli azzurri è nitida ed è quella di voler aspettare. Se Koulibaly vuole rinnovare, ci si siede a discutere per trovare un'intesa, altrimenti si parte anche con contratto in scadenza. Senza tensioni. Il nodo più pericoloso riguarda Fabian Ruiz con cui il rischio di uno scontro è concreto: gli agenti dello spagnolo sognano l'approdo al Real o all'Atletico Madrid ma al momento non hanno portato richieste.
Non ci sono margini per aprire una nuova trattativa con Mertens. A meno che non sia Dries in persona a chiamare De Laurentiis e provare a far cadere la cortina di ferro che c'è tra il Napoli e il suo entourage: ma non succederà. Gli 8 milioni lordi chiesti per restare un altro anno (oltre la commissione da 800 mila euro e i bonus) hanno gelato i rapporti. Una proposta-choc che fa calare il sipario sull'avventura di Dries a Napoli. Poi c'è Ospina che partito per la Colombia non ha più cercato contatti: lui è rimasto male per il lungo silenzio del club, non ha gradito la scelta di portarlo in scadenza e di non aver ricevuto offerte di rinnovo nel corso della stagione. Nonostante la maglia da titolare. Da qui la scelta sua. Ma anche il Napoli aveva deciso di cambiare. Punterà tutto su Meret: prima di Dimaro potrebbe arrivare persino l'annuncio del rinnovo.