Spalletti non perde tempo. Nel bunker turco, Luciano passa le ore non solo guardando le partite del mondiale in compagnia dei suoi fedelissimi e di Cristiano Giuntoli. Ha iniziato una serie colloqui con i calciatori, come se fossero delle sedute per capire lo stato di forma mentale. Se la squadra è volata in Turchia è proprio per accelerare il ritorno al ritmo degli allenamenti in un momento, in cui, il rischio di relax è nell'ordine delle cose. La squadra è giovane ed inesperta, non è un caso che non ci sia nessuno che sappia come si vince lo scudetto perché nessuno lo ha mai vinto. A cominciare da Luciano Spalletti. Ed è dunque questa full immersion anche con la testa su cui il tecnico azzurro sta lavorando lontano - anzi, lontanissimo - dei riflettori italiani. Non c'è neppure la percezione, in quel di Belek, nella provincia di Antalya, del clima di euforia che si respira in città. Spalletti ha voluto e la scelta è stata condivisa da De Laurentiis, tenere la squadra il più possibile distante dall'euforia. E non è un caso che siano tornare anche le sedute doppie, proprio come in estate. Poi, ovvio, tra sette giorni, sarà inevitabile (c'è l'amichevole con il Villarreal al Maradona e un'altra, sempre a Fuorigrotta il 22 dicembre) capire che cosa prova in questo momento la tifoseria azzurra.
Spalletti lo ripete ogni volta che può, quando parla alla squadra: «Non abbiamo fatto ancora nulla», «tutti ci aspetteranno per fare la partita della vita e batterci», «dobbiamo giocare sempre con la stessa fame». Una serie di frasi che servono ai calciatori a non pensare che questo sia un periodo di villeggiatura. Anzi, questo è il momento in cui si decide lo scudetto. Perché se il Napoli riparte come ha finito, impossibile riuscire a rimontarlo. E in questa fase due i leader che hanno preso in mano la situazione: Giovanni Di Lorenzo e Mario Rui.
Hamsik è rimasto per molte ore anche ieri ospite del complesso residenziale dove alloggia il Napoli. A lungo si è soffermato con Lobotka, anche per parlare del futuro della nazionale slovacca. I due, poi, hanno chiamato il ct Calzona (l'ex collaboratore di Spalletti ora alla guida della Slovacchia). Ma Hamsik ha fatto anche di più: ha dato consigli su alcuni baby talenti che potrebbero fare al caso del Napoli a Giuntoli. Su tutti ha fatto un nome: quello di Tomas Suslov, 20 anni, centrocampista centrale ora al Groningen e su cui Marekiaro invita a puntare senza esitazioni.