I piedi hanno un prezzo che il cuore non conosce. I tifosi hanno l'animo in pace: lo sanno che la prossima estate tutto può succedere. Solo le big della Premier, il Psg, il Real Madrid, il Barcellona e il Bayern Monaco possono permettersi di blindare le proprie stelle. E neppure. Quando Messi ha deciso che era arrivata la fine della sua avventura in Catalogna, ha fatto le valigie e se ne è andato. Già questione di vil moneta. «Se ci sono le proposte indecenti...». Già, ma partiamo da un presupposto: nessuno in serie A può permettersi i gioielli del Napoli. Non ci sarà un altro caso Higuain, nessuno ha la forza economica di prendere una delle stelle azzurre. Come per Kim. Qui non è questione di proposta indecente: al momento del suo ingaggio chiese - e ottenne - una clausola rescissoria variabile a seconda dell'acquirente dai 55 ai 70 milioni di euro. Da esercitare, nel caso, a giugno. Spiccioli per gli emiri, i tycoon e i paperoni che manovrano il calcio europeo. De Laurentiis sa che potrebbe andar via, e nessuno dovrà restarci male. Chiaro, il patron sa bene cosa vuol dire alzare i muri: per Koulibaly disse di no ai 110 milioni che arrivarono da Manchester. E se ne è sempre pentito. Pensava di venderlo l'estate dopo, ma poi arrivò la pandemia e tutto si è bloccato. Non lo farà mai più. Il primo della lista è Victor Osimhen (ieri ha giocato tutta la gara con la Nigeria, sconfitta dalla Guinea per 1-0 nelle qualificazioni per la Coppa d'Africa): vero, potrebbe rinnovare a cifre extra-budget (il tetto dei 3,5 milioni di euro sembra invalicabile) ma se poi spuntano 150-160 milioni di euro come non traballare? Ed è quello il valore della stella nigeriana. Di più ma non di meno. Basta pesare quando lo United sarebbe pronto a sborsare per la punta dell'Eintracht, Kolo Muani: 105 milioni di sterline.
Mai dire mai, è l'altro motto della presidenza di De Laurentiis. D'altronde, dopo tre anni di bilancio in rosso, è chiaro che se arriva l'offerta folle non si potrà dire no. Per Piotr Zielinski, per esempio, l'altro big che ha il contratto che intravede la scadenza (nel 2024) e che non potrà rinnovare visto il salaty cap: ha un prezzo tra i 40 e i 60 milioni di euro. Ed è in attesa che arrivi qualcuno che presenti la cifra giusta. «Ma il numero giusto non si dice: è volgare per chi lo fa e per chi lo riceve», scherza De Laurentiis con il presentatore del premio Bearzot, il giornalista della Rai Jacopo Volpi. Il vero muro è quello che il patron alzerà per Khvicha Kvaratskhelia: per il georgiano, esiste il cartello di «incedibile».