Domenica sera Antonio Careca era lì: in campo, come in quei magici anni tra la fine degli 80 e l'inizio dei 90. Stavolta, però, indossava panni diversi, inediti. Niente pantaloncino e maglia azzurra, ma un cappello per coprirsi dal freddo e una giacca tirata su fino al volto. Ma nonostante questo si è sentito a casa e per un attimo ha rivisto in campo un lampo del passato. «Per strada mi hanno detto che Osimhen aveva fatto un gol alla Careca, ma io ho detto a tutti che quello è stato un gol alla Pelé. Mi ha ricordato l'azione della rete segnata nella finale del Mondiale del 1958 in Svezia». Lo ha raccontato Antonio Careca che è a Napoli perché protagonista di Legends Ci vediamo a Napoli il programma di Antonio Palmieri e Rossana Russo e condotto da Jolanda De Rienzo con Alessandro Renica su Napflix e Canale 8. «Certo, Victor deve ancora crescere, ma ha forza e qualità. È un giocatore giovane e interessante e sono sicuro che farà guadagnare anche tanti soldi al Napoli quando lo venderanno», scherza l'ex bomber azzurro con un bel sorriso. D'altra parte questa squadra gli piace molto. «È leggera come il Brasile», sentenzia con un pizzico di orgoglio. Perché il Napoli e il Brasile sono state le squadre del suo cuore. E visto che si sente in vena di paragoni, aggiunge una battuta. «Adesso è sicuramente più forte Osimhen, ma solo perché io a 62 anni non ce la faccio. Nella storia del Napoli l'attaccante con il potenziale maggiore per me è stato Bruno Giordano. Era anche lui un sudamericano», poi ci ripensa e aggiunge. «Ma Careca ha fatto qualcosa dì più», ride ancora e passa avanti.
In questo Napoli «che sta facendo il cammino giusto per vincere il terzo scudetto», non gli piace solo Osimhen. Careca stravede per Luciano Spalletti. «Se giocano così bene è merito suo.
Careca ancora non ha incontrato Aurelio De Laurentiis. «Già anni fa l'ho conosciuto e gli dissi che doveva vincere lo scudetto per provare cosa significhi vincere a Napoli. Mi disse chi vuole vincere, voglio sempre competere, ma vincendo lo scudetto si guadagna di più. Mi pare che abbia imparato, ho visto il video con i tifosi e penso che l'abbia capito. Vincere lo scudetto qui ne vale dieci altrove. I napoletani sono appassionati per il calcio, sono attaccati e mi auguro che sia così fino alla fine».