Carnevale, dal 10 maggio al debutto
nello stadio dedicato a Maradona

Carnevale, dal 10 maggio al debutto nello stadio dedicato a Maradona
di Francesco De Luca
Lunedì 10 Maggio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 11 Maggio, 08:12
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Dal 10 maggio all'11 maggio non è un giorno. È una vita. Dal 10 maggio 1987 all'11 maggio 2021, 33 anni che raccontano anche la storia di Andrea Carnevale, 60 anni compiuti il 12 gennaio, laziale di Monte San Biagio anche se in realtà il suo cuore è napoletano. È entrato nella storia del Napoli, Andrea, che è il capo degli osservatori dell'Udinese, avversaria degli azzurri nella terz'ultima partita di campionato. Sembra un ruolo secondario nel club friulano, in realtà è fondamentale perché la famiglia Pozzo ha costruito la propria fortuna su scoperta, valorizzazione e cessione dei talenti di tutto il mondo. Il prossimo pezzo pregiato da sistemare è De Paul, argentino di cui da tempo è innamorato De Laurentiis.

Carnevale, che da tre anni è nonno di Pietro, è già tornato al San Paolo come dirigente, sedendosi in tribuna o sulla panchina degli accompagnatori a bordo campo. Stavolta è diverso perché Andrea mette piede per la prima volta nello Stadio Maradona, il compagno di giochi dal 1986 al 1990, gli anni d'oro del Napoli. Erano legatissimi, in campo e fuori. Giovani e spensierati, amatissimi dal popolo azzurro. Nella storia azzurra si legge che il tridente MaGiCa nacque nell'87 dopo l'acquisto di Careca, partner di Maradona e Giordano. Non è vero. MaGiCa era il tridente del primo scudetto formato da Maradona, Giordano e Carnevale. Andrea aveva classe e spirito di sacrificio, sapeva mettersi a disposizione di fenomeni come Diego e Bruno. La vita, spesso ostile con lui, gli riservò un posto nelle pagine più belle del Napoli: il 10 maggio '87 segnò il gol del'1-1 contro la Fiorentina, quella rete e quel punto valsero lo scudetto atteso sessant'anni.

Quarantasette gol in 152 partite, tante gioie e qualche tensione con il club, ad esempio quando il direttore generale Moggi lo mise ai margini del Napoli perché aveva poco spazio dopo l'arrivo di Careca e voleva cambiare squadra.

Dopo aver vinto due scudetti, una Coppa Uefa e una Coppa Italia, nell'estate ' 90 Carnevale fu ceduto alla Roma per 6,5 miliardi di lire. Tra tante traversie calcistiche e giudiziarie (caso Lipopill, con squalifica di un anno), non dimenticò mai il Napoli e i napoletani. E Diego, certo. Si sentivano spesso, si abbracciarono l'ultima volta sul palco del teatro San Carlo quattro anni e mezzo fa, durante lo show organizzato da Alessandro Siani in onore del Capitano che amava i suoi compagni. Stavolta non sarà la stessa cosa tornare al San Paolo, la scritta sul tabellone - Stadio Diego Armando Maradona - ricorderà ad Andrea i suoi giorni più belli. Tra le foto del 10 maggio '87 c'è quella di Carnevale che fa il giro di campo sollevando la bandiera tricolore, alla sua sinistra un piccolo raccattapalle esulta alzando la mano: è Fabio Cannavaro, anni 14, difensore della squadra Giovanissimi del Napoli. 

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