Altro che Kramer contro Kramer. Anche se quella dei due protagonisti in campo giovedì sera sembra davvero una sceneggiatura da film. A partire dal fatto che si chiamano entrambi Ciro, ma non per motivi anagrafici.
NOMI E SOPRANNOMI
Immobile è nato a Torre Annunziata e quel nome lo porta fin da piccolo. Mentre Mertens all'anagrafe si chiama Dries, solo che da quando è diventato un idolo dei tifosi del Napoli, si è trasformato automaticamente in Ciro. E la cosa non gli dispiace affatto. Perché lui napoletano ci si sente per davvero. Paradossi del destino. Un Ciro (Immobile) è nato nel Napoletano ma non ha mai giocato a Napoli, addirittura vive in una città (Roma) che non ha nemmeno il mare, mentre l'altro Ciro (Mertens) è nato in Belgio ma è diventato bandiera del Napoli e di Napoli, con tanto di vista sul Golfo che domina dal suo terrazzo di palazzo Donn'Anna. Insomma, opposti che si attraggono e che si rincorrono: a suon di gol. Perché il Ciro Mertens è arrivato a Napoli da esterno, senza particolare attitudine al gol, ed è diventato il bomber più prolifico della storia del club, mentre il Ciro Immobile è partito in sordina, ha fatto un giro immenso tra Germania e Spagna per poi tornare in Italia, alla Lazio, dove lo scorso anno è diventato Scarpa d'oro segnando la bellezza di 36 gol nella stagione più strana della storia del calcio mondiale. In questo campionato, poi, entrambi stanno vivendo momenti di alti e bassi. Tra infortuni e cambio modulo, Mertens è fermo a 9 gol (8 in campionato e 1 in Europa League), mentre Immobile è a quota 21 (16 in campionato e 5 in Champions) e domenica con la doppietta contro il Benevento è tornato a segno addirittura dopo un digiuno di 8 gare (non segnava dallo scorso 7 febbraio contro il Cagliari). Insomma, momenti perfetti per ritrovarsi.
SALI E SCENDI
Mertens ha passato le ultime due gare aspettando il suo momento dalla panchina. Perché il ritorno di Osimhen ha convinto Gattuso a preferire il nigeriano come punta titolare nell'attacco del suo Napoli. Nessun problema per il belga che non è solito fare polemiche o mettere musi lunghi.
SFIDA NELLA SFIDA
Prima dell'Europeo, però, c'è la serie A. Napoli e Lazio sono entrambe in pienissima corsa per il quarto posto e gran parte delle rispettive fortune dipenderà dai loro attaccanti: Ciro e Ciro. Quello napoletano di nascita dovrà trascinare la Lazio, mentre a quello di adozione viene chiesto di condurre gli azzurri verso l'obiettivo. Come? A suon di gol, ovviamente: la specialità della casa. Alla potenza fisica di Immobile (classico numero 9) si contrappone la genialità e l'estro di Mertens (un 10 per definizione): dal gol di potenza al guizzo di classe. Di tutto un po', racchiuso in un solo nome che a questo punto è garanzia di risultati. Per informazioni rivolgersi a Gattuso e Inzaghi. Entrambi se li godono e sperano che quella di giovedì possa essere la loro partita. Una volta e per tutte. Per continuare sulla scia già tracciata contro il Benevento (potevano essere tre per Immobile, se solo non avessero assegnato autorete a Depaoli), per riprendersi un posto da titolare e invertire la rotta (poco più di mezz'ora sommando le ultime due apparizioni di Mertens contro Sampdoria e Inter). Di sicuro proveranno entrambi a metterci lo zampino decisivo. Ciro contro Ciro, quasi più sentita di Napoli contro Lazio.