Chi sarà il prossimo allenatore del Napoli? Salgono Luis Enrique e Thiago Motta, giù Allegri e Benitez

Giuntoli separato in casa, ADL va avanti da solo

Luis Enrique
Luis Enrique
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Giovedì 25 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 26 Maggio, 07:11
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La tentazione del grande colpo internazionale in linea col fascino del brand che vola dagli Usa alla Corea del Sud. Ma anche la consapevolezza di una progetto tecnico che non va rivoluzionato o sfasciato con l'arrivo di un top coach che, senza dubbio, avrebbe voglia di mettere mano alla macchina perfetta. Aurelio De Laurentiis vive giorni di totale serenità: ha atteso Spalletti ma ormai «se ne è fatto una ragione». Lo avrebbe tenuto volentieri, a dispetto del rapporti magari al minimo sindacale. Ma Luciano ha deciso di andare via: resterà fermo un anno e dunque il patron non avrà problemi a firmare la risoluzione del contratto. Magari, al momento dell'accordo per la pratica di separazione, verrà aggiunta una penale nel caso in cui cambiasse idea e volesse tornare in panchina prima di giugno 2024. Ma questa è una faccenda ormai alle spalle, che mette anche molto malinconia e turba il clima di festa (e il 4 giugno c'è il galà a cui Lega, Napoli e Comune lavorano da settimane). Luciano Spalletti sorride sempre, anche ieri daMimì alla Ferrovia non si è sottratto all'abbraccio dei tifosi. La sensazione è che il casting di De Laurentiis non sia realmente iniziato: o meglio, ha sondato un bel po' di disponibilità e attende. Vincenzo Italiano è il primo della lista, ha un contratto di un altro anno con la Fiorentina e i rapporti idilliaci con Commisso non consentono sgarbi di alcun genere: senza l'ok del patron italo-americano, neppure verrà iniziata una trattativa con il tecnico dei viola. 

De Laurentiis sta facendo tutto da solo: perché il ds Giuntoli è praticamente separato in casa. Motivo per cui prima lo libera e meglio è per tutti. È lui a sondare profili e verificare costi di ingaggio. Dunque, da un lato il brand Napoli cresciuto un maniera vertiginosa, il fascino dello scudetto vinto che porta il club a ricevere inviti persino dalla Nuova Zelanda. Poi la consapevolezza che con i big, tipo Benitez e Ancelotti, non c'è mai stata vita facile. Riflessione, dunque, obbligatoria. E una premessa: il 4-3-3 è il marchio del Napoli e del suo presidente. Che racconta, spesso, divertito che Spalletti avrebbe seguito un suo suggerimento nell'abbandonare in maniere definitiva il modulo con il trequartista. Insomma, sotto questo aspetto difficile che possa fare retromarcia. Motivo per cui né Gian Piero GasperiniAntonio Conte (che in termini di appeal ne ha da vendere) sembrano essere l'ideale. Ma attenzione: De Laurentiis ama stupire, nessuno sottovaluti l'aspetto della voglia di fare un colpo a sensazione. Cosa che fa ogni volta che sembra nell'angolo emotivo. Dunque, riepiloghiamo senza dare un ordine di preferenze: Conte, Italiano, Conceiçao, Luis Enrique. Altolà: nel mirino c'è anche un altro tecnico della serie A ed è Thiago Motta che, come Italiano, ha un ingaggio al di sotto dei 2 milioni di euro. Ecco lo stipendio: non è questione di poco conto tenendo conto del salary cap. Vero, il Napoli incassa con la Champions quest'anno circa 80 milioni di euro e altrettanto farà anche la prossima stagione. Ma viene da tre anni di profondo rosso di bilancio. Dunque, Conte ma anche Max Allegri (che consigliò Spalletti nel 2021) e persino Rafa Benitez che puntualmente torna di moda ogni volta che c'è un cambio in panchina, non sembrano rispondere all'identikit perfetto.

Vorrebbero almeno due anni di contratto che tradotto significa impegnare 20-25 milioni. Troppi. Ma magari De Laurentiis prepara a rimettere tutto in discussione. Comprese le sue strategie finanziarie.

 

Intanto ieri Spalletti si è goduto un altro momento di festa assieme alla sua squadra: Di Lorenzo, sempre lui, il capitano, ha organizzato un party per gli azzurri sulla spiaggia romana di Cuma, al Labelon, l'ex lido della Polizia. I proprietari hanno accolto i campioni di Italia con una serie di striscioni. Alla festa ha preso parte anche il sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione. 

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