«Ronaldo al Napoli: presto l'offerta»,
Mendes non molla e rilancia

«Ronaldo al Napoli: presto l'offerta», Mendes non molla e rilancia
di Pino Taormina
Sabato 27 Agosto 2022, 23:56 - Ultimo agg. 28 Agosto, 20:40
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Può l’azienda Ronaldo rinunciare dopo 20 anni a partecipare alla Champions League? Ecco, è attorno a questo dilemma che regge tutta l’operazione che spinge Jorge Mendes a tenere con il fiato in sospeso i tifosi del Napoli e a tessere la tela come una Penelope chiunque. Vero, nessuno si è fatto ancora vivo da Old Trafford ma l’offerta che farà traballare il Napoli sta per partire. O almeno il manager portoghese dice che è imminente: 140 milioni per Osimhen. Sarà vero? Un prezzo che ha una “conditio sine qua non”: il Napoli deve accollarsi CR7, divenuto tutto d’un tratto una specie di reietto che nessuno vuole e che Mendes ha proposto a chiunque in Europa (ma in realtà c’è il Chelsea che lo vuole, oltre allo Sporting Lisbona). Insomma, dice Mendes in sintesi, io sono pronto a sistemare Osimhen ma poi il Napoli si prende CR7. Due operazioni legate l’una all’altra, in una matassa. Forte di questa situazione, il Napoli pretende che pure l’ingaggio da 25 milioni di sterline (sono 40 milioni di euro lordi) venga pagato, per un anno, dal Manchester United. Sarà vero che la famiglia Glazer è pronta a un simile salasso? Sì, Mendes dice di sì. Meglio al Napoli che al Chelsea. Nessuno ci crede, ma tutto ruota attorno alle sue rassicurazioni. De Laurentiis è sereno: sa bene che il portoghese gioca su più tavoli e che ieri ha parlato con il Chelsea per trovare una soluzione. E che il Napoli è solo una pedina tra le tante. Non è semplice far combaciare tutti i pezzi del puzzle ma in ogni caso Mendes ci sta lavorando. Notte e giorno. Incastri difficilissimi. Perché se si lavorasse solo per portare Cristiano Ronaldo in prestito al Napoli, ecco sarebbe davvero una operazione non impossibile. Ma non è così: serve che il Manchester United metta sul piatto 140 milioni per Osimhen (e che Osimhen accetti il trasferimento, dettaglio non da trascurare). E intanto i Red Devils sono a un passo da Antony dell’Ajax: valore, 100 milioni. 

La vera operazione-record sarebbe la cessione di Osimhen per 140 milioni di euro.

Una valutazione che è un colpo da maestro per Giuntoli. Giovedì il colpo di acceleratore: Mendes aveva già confidato a luglio il suo piano («se non trovo nessuno prima, provo a portare Ronaldo al Napoli a fine mercato»). Forse, solo un colpo di teatro. Ieri, per lui, con il Manchester United, un’altra panchina e l’ingresso in campo solo al 68’ con i Red Devils che hanno vinto per 1-0 a Southampton. Il direttore Giuntoli e il suo braccio destro Pompilio sono alle prese con riunioni una dopo l’altra. Nel quartier generale di Castel Volturno vanno e vengono. Mendes dice di pazientare e fa dire ai suoi fedelissimi che la svolta è un passo. Ma al Napoli ci credono poco. 

Mendes è pure colui che sta provando a strappare la rescissione al Psg di Navas, proprio per poi portarlo in azzurro. Ma anche qui, un conto sono i suoi desideri, un conto la realtà. Perché Nasser Al Khelaifi non intende dare a Navas (e quindi a Mendes) i 25 milioni che chiede per andare via con il resto, 10 milioni, che glieli darebbe il Napoli in due anni. Domani, forse, un nuovo incontro con Campos per capire se il Psg (che ha offerto “solo” 12 milioni per la rescissione) è pronta ad alzare la propria offerta. E Fabian? Separato in casa, con i suoi agenti che ieri erano a Parigi per definire i dettagli dell’approdo sotto la Torre Eiffel. Il Napoli accetta i bonus e l’operazione si chiuderà attorno ai 24 milioni di euro. Forse già domani Fabian potrebbe avere il via libera per volare in Francia. 

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