De Laurentiis, Superlega e Maradona:
«Insigne? Così mi chiederà l'aumento»

De Laurentiis, Superlega e Maradona: «Insigne? Così mi chiederà l'aumento»
Martedì 15 Giugno 2021, 14:30 - Ultimo agg. 16 Giugno, 08:10
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«Ho visto la nazionale all’esordio, mi ha fatto piacere sentire così tanto attaccamento alla maglia e all’inno nazionale. I miei calciatori in campo? Sì, mi hanno rincuorato, poi due gol su tre sono stati di napoletani. Quanto conta un evento come l’europeo dopo il covid? Pesa, ma se continueranno così i miei poi mi chiederanno l’aumento». Scherza Aurelio De Laurentiis, il patron del Napoli che è stato protagonista del Passpartout Festival lo scorso weekend e che ha accennato a Insigne, impegnato con l'Italia all'Europeo. «Quindi, senza nulla togliere all’Italia, speriamo pesino un po’ di meno». 

«Modello Napoli migliore di quello della città? Quando vado alle partite ho la scorta, ma quando sono in città non la voglio, mi sento libero. Anche se da qualche parte c’è scritto che mi uccidono o che sono una merda. Superlega? Ho sempre detto ad Agnelli che stava sbagliando perché loro volevano diventare gli attori principali del sistema, ma invece democraticamente bisogna lasciare la porta aperta a tutti» ha continuato De Laurentiis. «Io adesso ho 18 calciatori del Napoli in giro per il mondo: se qualcuno si rompe e non mi torna sano per sei mesi, chi mi ripiana quei milioni? La Uefa? No…e io perché ho dovuto prestare il mio calciatore? Per prendere degli spiccioli? Allora dobbiamo rivedere la situazione. Agnelli, Perez e gli altri hanno sbagliato, ma non a dichiarare che il calcio è diventato fallimentare per colpa delle istituzioni». 

Al centro del discorso anche il rapporto con il governatore della Campania. «Con De Luca io ho avuto un buon rapporto già quando non mi occupavo di calcio. Con il cinema arrivai a Salerno e ho voluto conoscerlo, da lì nasce il nostro rapporto. Per quanto sia contestato, è uno che ci mette la faccia e sta sul pezzo. La sua gestione è ingiudicabile perché da due anni siamo in mezzo al covid» ha detto il patron azzurro. Tra le idee anche una serie tv sulla storia azzurra e di Maradona: «Diego è stato unico e irripetibile. Adesso proporremo un documentario sul Napoli in stile The Last Dance che analizzerà in tre stagioni varie fasi della storia del club, dalla nascita agli anni di Diego fino alla mia presidenza».

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