De Laurentiis blinda Osimhen: «Non venderò né Victor né Kvaratskhelia»

«Abbiamo tante richieste ma non abbiamo necessità di vendere»

Victor Osimhen a La Spezia
Victor Osimhen a La Spezia
di Bruno Majorano
Giovedì 9 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:59
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Giù le mani da Osimhen. Parole e musica di Aurelio De Laurentiis, in perfetto stile settimana sanremese, certo, ma questa volta il patron azzurro mette le cose in chiaro sulla Bild in una lunga intervista concessa in vista degli ottavi di Champions contro i tedeschi dell'Eintracht Francoforte.

Un Napoli così (bello e vincente) diventa in fretta oggetto del desiderio. O meglio, lo diventano i suoi pezzi pregiati che tra serie A e Champions League hanno impiegato pochissimo a calamitare i riflettori di tutta Europa. Ecco perché il patron De Laurentiis ci tiene a mettere i puntini sulle i. Subito. Per non creare pericolosi corti circuiti. «Abbiamo tante richieste per i nostri calciatori ma non abbiamo necessità di vendere. Per un buon film abbiamo bisogno degli attori migliori. Non credo che calciatori come Kvaratskhelia o Osimhen andranno via in estate». Niente giri di parole. Nessuna asta al rialzo. De Laurentiis si tiene stretti i suoi ragazzi, quelli che in questo momento stanno guidando il Napoli verso la vittoria dello scudetto e che allo stesso tempo rappresentano la colonna portante di una squadra che sogna in grande. D'altra parte si sa che quella di De Laurentiis non è mai stata una bottega da saldi. Non è un presidente che svende i suoi gioielli, figuriamoci quelli che lo stanno portando sul tetto della serie A. Ma non è solo quello il punto. Trattenere Osimhen e Kvara vorrebbe dire anche lanciare un messaggio per il futuro: qui si vince e si vuole continuare a vincere. Una sorta di lascia o raddoppia nel quale il Napoli, come ha già detto il suo allenatore, non ha alcuna intenzione di mollare, anzi, punta al massimo.

Sulla stessa lunghezza d'onda di Spalletti c'è De Laurentiis che non vuole porre limiti alla provvidenza e al suo Napoli, anche in ottica europea. «Vincere la Champions? Perché no? Io ci credo, come ci credono i bookmakers. Certo, ci sono squadre più forti di noi ma vedremo dove potremo arrivare». Intanto a Napoli c'è già chi ha cerchiato in rosso sul calendario la data del 10 giugno, giorno in cui è prevista la finale di Champions a Istanbul, poi chissà. «In estate abbiamo avuto coraggio e lungimiranza, abbiamo ringiovanito la squadra rafforzandola», spiega ancora De Laurentiis ai tedeschi. «E Spalletti ha saputo lavorarci nel modo migliore con un gioco spettacolare.

Ho sempre avuto fiducia, ho sempre pensato potessimo essere competitivi per lo scudetto. Negli ultimi anni siamo sempre stati in cima alla classifica, abbiamo sempre lottato per la vittoria. Tanti si aspettavano crollassimo dopo il Mondiale, ma se hai una squadra forte e un bravo allenatore perché dovresti crollare?». Detto, fatto, come dimostra il Napoli primo in classifica a +13 punti sulla seconda (l'Inter) che da qui in avanti giocherà ogni partita come quella della vita e con la continua speranza di un passo falso degli azzurri. Ma questa è una ipotesi che alla quale nessuno vuol pensare dalle parti di Castel Volturno, come al momento nessuno pensa alla cessione dei pezzi pregiati della collezione azzurra. 

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Al massimo si pensa alla Champions e alla doppia sfida con i tedeschi (andata il 21 febbraio, ritorno al Maradona i1 14 marzo). «L'Eintracht Francoforte che film potrebbe essere? Un thriller: hanno vinto l'Europa League e ora vogliono anche la Bundesliga e la Champions. Sono ai massimi livelli in Germania, non dobbiamo ripetere lo stesso errore che ha fatto il Barcellona con loro un anno fa», aggiunge De Laurentiis. «E per quanto riguarda i problemi tra le due tifoserie sono sicuro che non ci saranno. Purtroppo i criminali sono ovunque, ma i nostri tifosi sono tra i migliori d'Europa», conclude il patron azzurro. 

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