I ricordi sbagliati di De Napoli:
il San Paolo non tifò per Diego

I ricordi sbagliati di De Napoli: il San Paolo non tifò per Diego
di Francesco De Luca
Martedì 22 Giugno 2021, 15:03 - Ultimo agg. 23 Giugno, 07:02
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Lo ha detto anche lui, ex compagno di Maradona nel Napoli e suo avversario in quella notte del 3 luglio 1990 al San Paolo. «Non abbiamo certo perso con l'Argentina per colpa del San Paolo, ma con il pubblico di Roma si era creata un'alchimia che a Napoli non c'era perché una parte stava con Maradona», ha ricordato Nando De Napoli nell'intervista a Pino Taormina per Il Mattino. Caro Nando, anche tu. Anche tu racconti questa storia sbagliata. Il San Paolo, quella notte, tifò solo per la Nazionale di Vicini, che perse la semifinale mondiale contro l'Argentina perché Zenga fece un'uscita sbagliata e fece pareggiare Caniggia, perché nei supplementari gli azzurri non seppero approfittare dell'espulsione di Giusti e perché Donadoni e Serena fallirono i loro rigori. E, se vogliamo aggiungerlo, perché Vicini sbagliò formazione lasciando fuori Baggio fino al 75'. Si racconta che Maradona quando lesse la formazione dell'Italia disse: «Ok, ha lasciato fuori Baggio: vinciamo noi»,

Sono oltre trent'anni che si ascolta quella storia (falsa).

La verità è che, a differenza di quanto era accaduto negli altri stadi italiani - dalla partita contro il Camerun a San Siro alla finale contro la Germania all'Olimpico - i napoletani non fischiarono l'inno dell'Argentina. Per il rispetto che si deve a un avversario, soprattutto se quell'avversario ha come capitano il capitano della tua squadra del cuore. È vero che prima della semifinale Maradona aveva provato a “spostare” il tifo napoletano dalla parte dell'Argentina dichiarando: «Solo adesso si ricordano che i napoletani sono italiani». Ma i napoletani sostennero la Nazionale fino alla fine, rattristandosi per l'eliminazione, così come cinque giorni dopo si infuriarono per quegli insopportabili, anzi vergognosi, fischi dell'Olimpico all'inno argentino. Quella, però, è una storia che gli italiani hanno dimenticato ricordando quello stadio soltanto per le notti magiche che ci illusero.

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