Di Lorenzo come Maradona: il capitano dei Campioni d'Italia

«Mi vengono i brividi ripensando al mio percorso»

Il capitano azzurro Giovanni Di Lorenzo
Il capitano azzurro Giovanni Di Lorenzo
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Domenica 4 Giugno 2023, 17:00 - Ultimo agg. 5 Giugno, 07:14
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Il capitano dei campioni. Il leader silenzioso. Giovanni Di Lorenzo stasera potrà finalmente alzare la coppa della serie A che premia il Napoli campione d'Italia, al termine del match tra gli azzurri e la Sampdoria allo stadio di Fuorigrotta dedicato a Diego Armando Maradona. Ironia della sorte fu proprio il Pibe de Oro l'ultimo capitano azzurro a vincere il tricolore 33 anni or sono.

Stasera, Giovanni Di Lorenzo raccoglierà il testimone ed un'eredità pesantissima che già da tempo si era preparato a vivere.

In più di un'occasione, infatti, il terzino destro – campione d'Europa con l'Italia di Mancini – ha raccontato a microfoni e taccuini la sua emozione al solo immaginare quel momento fatidico che arriverà proprio stasera, davanti al popolo azzurro. «Io dopo Maradona con lo scudetto al Napoli, mi vengono i brividi ripensando al mio percorso. Io e i miei compagni ci stiamo godendo queste sensazioni», ha detto spesso il capitano, facendo rewind di una carriera che potrebbe essere usata come la sceneggiatura per una splendida fiaba. 

Di Lorenzo infatti è arrivato in ritardo sul palcoscenico del grande calcio. Basti pensare che soltanto 5 anni fa gioca in terza serie (con il Matera). Poi la scommessa giocata e vinta dall'Empoli che lo fa esordire in massima serie ed infine il grande salto con il Napoli. Sempre a correre e a rincorrere il suo sogno che cullava fin da bambino nella sua Catelnuovo di Garfagnana in Toscana. Di chilometri e di tappe ne ha fatte tante il terzino destro che ha sempre convinto tutti, sgroppando sulla fascia. Già, la fascia. Non solo quella del campo. C'è anche e soprattutto quella di capitano che ha ereditato l'anno scorso dopo gli addii di Insigne, Mertens e Koulibaly. A inizio stagione, Spalletti non ha avuto dubbi indicando Di Lorenzo come il predestinato.

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Il terzino ha messo i galloni di capitano, rappresentando al meglio il ruolo del leader. In campo e fuori. E stasera alzerà meritatamente la coppa che celebra i campioni d'Italia del Napoli. Il tutto ad un mese esatto dall'aritmetica conquista del titolo (il 4 maggio a Udine). Una data che rimarrà impressa nella storia del Napoli e dei napoletani.

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