Ha il numero 2 sulle spalle. Nell'Italia, mentre nel Napoli raddoppia con il 22. Giovanni Di Lorenzo vive la sua avventura nella Nazionale di Mancini come la consacrazione del suo status, che ha avuto un'impennata notevole da quando è arrivato all'ombra del Vesuvio. Certo, nelle gerarchie del ct c'è prima Alessandro Florenzi. Ma Di Lorenzo con più partite ravvicinate potrebbe trovare spazio. Anche perché Mancini a destra non ha voluto portare più nessuno, solo Toloi che è centrale ma in emergenza può giostrare sulla fascia.
Una stagione interminabile per il terzino toscano, approdato in relativa tarda età, a 25 anni, nel calcio che conta, con l'Empoli delle meraviglie, ed è adocchiato dal Napoli, dopo il primo anno di A con i toscani, che ne ha fatto un suo punto fermo.
Basta vedere le sue cifre. Quest'anno con il club partenopeo ha sfiorato le 50 presente, 36 in campionato, otto in Europa League, 4 in Coppa Italia e 1 nella Supercoppa. E aggiungiamoci le quattro presenze con l'Italia nella stagione 2020/21. Magari spiccioli contro la Polonia in Nations League, quando entrò all'88’. Poi però c'è un tempo con la Bosnia, sempre in Nations League, e poco meno di mezz'ora sia con la Bulgaria, nelle qualificazioni mondiali, che nell'amichevole con il San Marino. Insomma, la stagione è stata lunga, ma si spera che possa durare ancora tanto, per arrivare in fondo con l'Italia. Dove non ha ancora segnato, lui che qualche golletto lo porta a casa. Il suo record in campionato è di cinque con l'Empoli. Nei due anni di serie A con il Napoli ha segnato in entrambe le stagioni tre gol.
